Montagna

Reportage ad alta quota, torna il Festival Geografie sul Pasubio

Dal 14 al 17 luglio la quinta edizione della kermesse a cavallo tra la Vallarsa e il Veneto



TRENTO. Il monte Pasubio, per secoli luogo di frontiera tra Impero d'Austria-Ungheria, Repubblica di Venezia prima e Regno d'Italia poi, scenario di aspri scontri nella Grande Guerra, torna ad essere protagonista anche nel 2022. Dal 14 al 17 luglio con il Festival Geografie sul Pasubio, che quest'anno raggiunge la sua quinta edizione, gli appassionati di trekking e le persone più curiose e desiderose di usare testa e gambe per inseguire le storie, potranno tuffarsi in un viaggio dal respiro europeo proprio tra le province di Trento e Vicenza.

   

Durante i quattro giorni si parlerà in alta quota del reportage e delle sue forme più trasversali e originali, per dialogare sui temi caldi del momento e scoprire aree poco conosciute con reporter e autori provenienti da Italia, Germania, Polonia, Slovacchia, Spagna, e Svezia.

   

Tra i protagonisti ci saranno gli italiani Gabriele Battaglia, Valentina Parisi, Valerio Pellizzari, Andrea Pipino, l'italo-giapponese Junko Terao, lo svedese Albin Biblom, lo spagnolo Sergio Del Molino, lo slovacco Tomas Forro, il polacco Witold Szabowski, il tedesco Uwe Rada.

   

Il primo incontro sarà dedicato a Kaliningrad. La città bifronte che avrà come protagonista l'autrice, traduttrice e slavista Valentina Parisi. In questi giorni il nome di questa città sul Baltico è tornato alla ribalta per i fatti legati alla guerra ucraina e alle tensioni geopolitiche.

Kaliningrad però è anche qualcosa di molto particolare. L'ultimo invece vedrà dialogare l'italo-giapponese ed editor per l'Asia di «Internazionale», Junko Terao con l'inviato da Pechino per la televisione e la radio della Svizzera italiana, Gabriele Battaglia. Al centro del loro colloquio uno sguardo al presente e al futuro di Asia e Cina ponendo una particolare attenzione al diverso contesto internazionale imposto dalla situazione in Ucraina.

   

Grazie a questo evento, per quattro giorni, il Monte Pasubio da luogo di memoria di passaggi, confini e battaglie diventerà un crocevia di storie e idee sulle molte forme con cui si possono raccontare i territori, i luoghi e ciò che contengono o li attraversano: paesaggi, città, fiumi, persone, memorie, animali, nature, società, fatti politici e storici, esistenze individuali. Un modo per confrontarsi con le vecchie e nuove geografie, quelle delle mappe e quelle impalpabili e poco definibili che non si possono mettere su carta.













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