Passi dolomitici, montati i guardrail contro la sosta selvaggia
Lavori in corso a Passo Sella per frenare l’arrivo delle auto. Già operativi i fonometri contro l'inquinamento acustico
PASSO SELLA. Sono iniziati l'altra mattina sulla strada del Passo Sella, versante altoatesino, i lavori di sistemazione del guardrail nei punti dove la barriera non era presente: sono complessivamente 700 metri per un costo intorno ai 35 mila euro. L’obiettivo prioritario è di impedire il parcheggio selvaggio che tanti problemi aveva causato nel corso dei passati mesi estivi.
Ora, con il guardrail nuovo, le auto non causeranno più i problemi e questo dovrebbe contribuire - questa è la speranza - anche a ridurre il numero dei mezzi diretti verso i passi dolomitici e in particolare sul Sella. È uno degli obiettivi che lo stesso assessore altoatesino alla mobilità Daniel Alfreider si é posto per l'estate prossima che sarà la prima dopo la pandemia e destinata dunque ad essere, per la zona dei passi dolomitici, una stagione ancora una volta di assalto per migliaia di autoveicoli.
«Un passo alla volta è necessario. La sistemazione del guardrail nei punti più frequentati di Passo Sella impedirà, di fatto, la ricerca spesso affannosa di un posto dove lasciare in sosta l’auto. La polizia urbana dei vari Comuni era spesso impegnata a liberare parte della strada da un numero molto elevato di automezzi e questo non era né è un compito specifico degli agenti. Speriamo di poterlo risolvere con la sistemazione del guardrail che contribuirà anche a rendere più scorrevole la circolazione».
Lo stesso Alfreider ha presentato, nel corso di una recente riunione a Trento della Fondazione Dolomiti Unesco, alcuni dati del monitoraggio che è in corso: la composizione dei flussi è molto variegata, e non è composta solamente da turisti giornalieri. È stato dunque sottolineato come prima di attivare limitazioni alla mobilità, occorre fornire una alternativa al mezzo privato.
L’obiettivo prioritario di Alfreider e degli altri esponenti di Trentino e Bellunese, è quello di puntare a una regolamentazione dei flussi di traffico sui passi dolomitici le cui misure saranno all’interno di un piano complessivo della mobilità cui si sta lavorando e che sarà presentato a Roma sui fondi del Pnrr. Il piano potrebbe beneficiare dei fondi disponibili con il Pnrr e prevede di fornire un’alternativa al mezzo privato, da attivare prima di introdurre eventuali limitazioni, come l’introduzione di un servizio di navette dedicato o il potenziamento dell’intermodalità con il sistema degli impianti a fune.
Fra le ipotesi presentate dall’assessore Alfreider, anche la realizzazione di parcheggi prenotabili digitalmente in modo da informare preventivamente chi si mette in viaggio in merito all’affollamento del sito. Questa misura, oltre ad evitare l'eccessivo affollamento sui Passi, potrebbe indirizzare i flussi verso altre località meno congestionate, sempre delle Dolomiti.