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Con oltre 2.800 maestri le scuole di sci sono sempre più protagoniste del turismo d’inverno in Trentino

Alla Cantina di Lavis una giornata di studio e di aggioramento promossa dal Collegio: «Normative da adeguare


Claudio Libera


TRENTO. Un occhio alla tradizione ma grande attenzione al futuro del mondo del turismo invernale e alle sue evoluzioni che sempre più interessano i maestri di sci ovvero veri e propri professionisti dell’inverno in Trentino.

Ruota attorno a questo scenario l’appuntamento che ha visto i titolari delle scuole di sci del Trentino impegnati nella sala Riunioni della Cantina di Lavis in una giornata di studio e di aggiornamento promossa dal Collegio dei maestri di Sci.

Tra i protagonisti con il presidente Mario Panizza, sono stati l’assessore al turismo Roberto Failoni con il dirigente Romano Stanchina, il direttore della Funivie di Campiglio Bruno Felicetti, i direttori di scuola sci Paolo Broglio (Monte Bianco - Valle d’Aosta) e Pier Paolo Ballarè (Limone Piemonte), Francesco Dalla Sega (consulente amministrativo fiscale del Collegio), Massimo Viola, Maurizio Bonelli, già presidente Amsi nazionale e Consigliere del Collegio e Matteo Bonazza.

Dalle lezioni in pista a nuovi servizi: così cambierà la figura del Maestro di sci

Mario Panizza, presidente del Collegio dei maestri di sci, illustra le linee strategiche che guideranno l’evoluzione futura della professione. A partire dagli adeguamenti normativi e legislativi.

Come ha ricordato in apertura il presidente Mario Panizza "quella di oggi è la tappa conclusiva di un percorso iniziato tre anni fa dopo l’accordo siglato con UniTrento e Tsm, proprio per mettere a fuoco il futuro della professione (i maestri di sci in Trentino sono 2.853, di cui 2.361 per lo sci alpino, 416 per lo snowboard e 56 per lo sci nordico) e delle scuole di sci (52 in totale comprese le Associazioni dei Maestri). Un percorso proseguito con una analisi compiuta dal prof. Umberto Martini - ha aggiunto Panizza - e sfociata nella nascita di una commissione di specialisti incaricata di coinvolgere anche esperti esterni al mondo dei Maestri per giungere ad un vero e proprio protocollo operativo con orizzonte il 2040. L’obiettivo è quello di fornire indicazioni precise alla Provincia per la revisione delle normative ma anche favorire l’evoluzione operativo di maestri e scuole di sci. Proprio su questo punto hanno dato piena assicurazione l’assessore Failoni ed il dirigente Stanchina.

"Stiamo andando nel verso una ulteriore evoluzione dei maestri di sci figura professionale che consideriamo ambasciatori nel mondo turistico invernale e per questo siamo pronti ad intervenire con un Ddl ad hoc – ha detto il titolare dell’assessorato al turismo – o più semplicemente con l’inserimento di appositi articoli nella normativa esistente. Importante sarà anche l’adeguamento dei regolamenti di attuazione. Con Trentino marketing stiamo lavorando per portare in Trentino ulteriori 4 milioni di turisti "nelle belle stagioni" (primavera ed autunno – ndr) promuovendo la nostra offerta su nuovi mercati internazionali. E in tema di mercati internazionali la giunta provinciale sta per varare in settimana un nuovo pacchetto Olimpiadi che consentirà il finanziamento di progetti specifici in tutto il Trentino". Sono poi stati Paolo Broglio e Pier Paolo Ballarè a portare le rispettive esperienze di direttori di scuola, soprattutto in tema di aggregazioni e di selezione del personale. Passaggi fondamentali – hanno chiarito – per favorire l’evoluzione della nostra categoria in linea con quanto avviene più in generale nel mondo del turismo invernale".

Di seguito Bruno Felicetti, direttore Funivie Madonna di Campiglio, nell’approfondire il tema "Il maestro di sci quale operatore turistico, attore protagonista non solo della stagione invernale" si è soffermato, tra l’altro, sulle ultime dinamiche legate a questo segmento economico. Compreso l’invecchiamento degli utenti. "Il calo delle nascite rischia di trasformarsi in un boomerang con un drastico taglio naturale in futuro degli utenti delle piste da sci. Già oggi – ha chiarito – tale fenomeno caratterizza in generale i territori montani dove si assiste ad una diminuzione dei giovani utenti, Trentino compreso. Per questo abbiamo fatto nascere il progetto europeo Kids on SkiI, che riunisce alcune tra le principali stazioni sciistiche di Italia (con l’intera Skiarea Madonna di Campiglio, Pinzolo, Folgarida Marilleva in Trentino e dell’Alta Badia in Alto Adige Suedtirol), Austria, Germania e Svizzera. L’intento è di avvicinare gratuitamente allo sci 10.000 bambini tra i tre e i cinque anni con il supporto di scuole di sci locali, realtà dell’accoglienza e sponsor dell’industria degli sport invernali.

I piccoli sciatori avranno l’opportunità di imparare le basi dello sci, sperimentando ad altri bambini il divertimento invernale in un incantevole paesaggio naturale di montagna. Il pacchetto all-inclusive gratuito comprende tutto ciò che serve per iniziare a sciare: corsi di sci di mezza giornata condotti da maestri di sci esperti, il noleggio dell’attrezzatura, il biglietto dell’impianto di risalita per l’intera durata del corso e l’alloggio per il bambino (incluso nell’alloggio degli adulti accompagnatori). Ogni comprensorio sciistico accetta solo 200 bambini per garantire una supervisione personalizzata e una formazione sciistica di alta qualità". Francesco Dalla Sega ha quindi analizzato l’attuale potenziale delle scuole di sci nel comparto turistico invernali ed ha invitato i direttori a divenire protagonisti tra i decisori delle dinamiche delle varie località. In quest’ottica ha caldeggiato la trasformazione delle scuole di sci in vere e proprie società al fine di poter maggiormente incidere nelle scelte del comparto economico turistico locale. Un tema ripreso da Maurizio Bonelli che su questo punto ha evidenziato "la necessità di un supporto pubblico proprio sul piano degli opportuni supporti finanziari finalizzati ad agevolare questa evoluzione per certi aspetti epocale".

Su questo aspetto si è sviluppato anche l’intervento dell’avv. Massimo Viola: "la sfida è quella di aggiornare l’attuale normativa alle esigenze attuali e alle prospettive di ulteriori evoluzione del nostro segmento professionale che abbiamo di fronte". La conclusione della giornata è stata del dott. Matteo Bonazza con un intervento incentrato sullo "Scenario competitivo e le strategie di azione" della professione dei maestri di sci. Il prossimo 15 novembre sempre la sala convegni della Cantina di Lavis ospiterà l’annuale assemblea di inizio stagione dei 2.853 maestri di sci del Trentino.













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