“Dalle arele allo scalino”, un tuffo nella storia di Malcesine
A Palazzo dei Capitani personaggi, oggetti e video-testimonianze dal 1800 agli anni sessanta
MALCESINE. La mostra “Dalle arele allo scalino” à una retrospettiva della Malcesine che fu e che non è più, travolta com'è stata dal business del turismo. Personaggi, oggetti, video-testimonianze che raccontano ai più giovani come si viveva in paese fino agli anni sessanta, in tutti gli altri scatenano un turbinio di ricordi di un'epoca andata e che non potrà non potrà più tornare.
La mostra, che chiuderà il prossimo 9 gennaio (orario d’apertura dalle 10 alle 18 di tutti i giorni festivi), è curata da Massimo Casella (foto di apertura), un appassionato di storia locale che ha ricostruito la Malcesine dal 1800 agli anni sessanta, anni nei quali il boom turistico limitò tutte le altre. Ci sono oggetti appartenuti ai protagonisti di un'epoca passata: pescatori, artigiani, osti ed artisti che costituiscono la parte principale della mostra, ai quali si affiancano un ventina di foto d'epos ed un video che ripropone tante particolarità di Malcesine.
Tra gli oggetti esposti è curiosa la storia della bicicletta risalente al 1927 appartenuta alla maestra Albina Castelletti, che insegnava alle scuole elementari di Cassone. Da Malcesine circa quattro chilometri di distanza che la maestra percorreva in bicicletta, poi rimasta patrimonio degli eredi. Di Albina Castelletti è esposto anche un registro di classe ed una cartella con i quaderni d'epoca.
Interessante la documentazione relativa alla costituzione del Consorzio Oliveti Malcesine che dopo un prima tentativo del 1945, venne fondato un anno dopo. All'epoca a Malcesine erano operativi solo frantoi privati che dettavano anche le regole del mercato. Per sfuggire a questa egemonia alcuni contadini si consorziarono per acquistare un loro frantoio che agiva in concorrenza col capitalismo privato. Da allora sono stati lavorati 350 mila quintali di olive per 65 mila quintali di olio d’oliva. Attualmente al Consorzio aderiscono 550 soci per 45 mila olivi presenti sul territorio che garantiscono una produzione annua di olio che va 5 ai 6 mila litri. La mostra “Dalle Arele allo scalino” è stata allestita a Palazzo dei Capitani col patrocinio del Comune di Malcesine.