Ucraina, oggi ripartono i negoziati in Turchia. Mosca: “Nessuno pensa a usare armi nucleari”
Zelensky: “L’Ucraina pronta ad accettare lo status di neutralità”. Un giallo l'avvelenamento del miliardario russo Abramovich
ROMA. Occhi puntati su Istanbul dove sono arrivate le delegazioni e alle 9,30 (ora italiana) di oggi (29 marzo) riprendono i negoziati tra Mosca e Kiev. Si punta a concordare un cessate il fuoco, o almeno a un accordo sui soccorsi umanitari.
Il presidente ucraino Zelensky si è detto pronto ad accettare lo status di neutralità. Il Cremlino precisa: "Nessuno sta pensando di usare armi nucleari", né di attaccare Paesi Nato. Secondo il Financial Time la Russia non chiederebbe più che l'Ucraina venga "denazificata" ed è pronta a lasciare che Kiev aderisca all'Ue a patto che rimanga militarmente non allineata. L'Onu chiede di indagare sulle torture ai prigionieri di guerra.
Le forze armate ucraine annunciano di aver costretto le truppe russe ad arretrare di 40-60 chilometri dalla città di Kryvyi Rih. Kiev spiega che l'esercito continua a difendere Mariupol anche se le forze russe hanno consolidato il controllo intorno alla città. Sarebbero anche stati abbattuti 17 bersagli aerei russi. Neutralizzato anche un cyberattacco al fornitore dei servizi internet e di telefonia ucraino.
Intanto si rincorrono le voci sull’avvelenamento del miliardario russo Abramovich chiamato al tavolo delle trattative. Secondo il Financial Times avrebbe perso la vista per alcune ore dopo il sospetto avvelenamento. Ma la Bbc, citando fonti americane ed ucraine, solleva dei dubbi.