Si ferisce mentre va nel bosco: recuperato dopo sette giorni
A sopravvivere alla terribile esperienza un triestino di 33 anni, immobilizzato da una frattura alla caviglia. A vegliare su di lui giorno e notte il cane Ash
TRIESTE. Si è coperto con alcune foglie e persino con una mappa topografica e ha atteso, per sette giorni e sette notti, ferito e impossibilitato a muoversi per una frattura alla caviglia, con temperature rigidissime, che qualcuno venisse a salvarlo. A vegliare su di lui, il suo cane. Protagonista della vicenda un uomo di 33 anni, di Trieste, che è stato tratto in salvo, nella mattinata di giovedì 18 febbraio, nelle Prealpi Giulie, in una zona non servita dal segnale per la telefonia.
L'allarme era stato lanciato il giorno prima dalla fidanzata che segnalava il mancato rientro. L'uomo era partito per compiere una traversata trascorrendo le notti in varie casere e bivacchi, come fa ogni anno. I tecnici del Soccorso Alpino della stazione di Udine, imbarcati sull'elicottero della Protezione Civile Fvg, hanno perlustrato l'area della Val Venzonassa a partire da Casera Navis. Verso forcella Tacia, è stato avvistato il disperso disteso a terra, vicino alla pista forestale. Era ferito e policontuso, ma cosciente. Accanto a lui il suo cagnolino Ash, un meticcio.
Ha raccontato di essere scivolato per diversi metri in un canale e di essersi trascinato il più vicino possibile all'acqua del torrente per non morire di sete: "Se sono vivo è anche grazie ad Ash, che mi ha fatto compagnia", le sue parole. L'uomo è stato elitrasportato in ospedale: il cagnolino è stato preso in consegna dai soccorritori.