Le forze ucraine si ritirano da Severodonetsk
Ordine di Kiev. Il ministro degli esteri Kuleba: “Le armi garantiranno la via diplomatica”
ROMA. Le forze ucraine hanno ricevuto l'ordine di ritirarsi dalla città strategica di Severodonetsk, nella regione dell'Ucraina orientale di Lugansk: lo ha reso noto il governatore della regione. In Ucraina intanto arrivano i lanciarazzi americani Himars, mentre gli Usa si apprestano ad annunciare ulteriori 450 milioni di dollari in aiuti militari.
Medici senza frontiere ha evacuato 653 persone con il suo treno-ospedale: l'11% dei pazienti con traumi da guerra ha meno di 18 anni, oltre il 40% dei feriti sono anziani e bambini.
"Solo la vittoria militare di Kiev convincerà la Russia a seri negoziati di pace, le armi garantiranno la via diplomatica". Ne è convinto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che al Corriere della Sera dice che l'aggressione russa non riguarda solo le case ucraine, ma ogni famiglia europea. Quanto alla via negoziale, i cannoni di Mosca continuano a sparare, dice Kuleba, ma per Kiev vale ancora ancora l'offerta di un summit Putin-Zelensky. Per il ministro degli Esteri russo Lavrov invece “le potenze occidentali non consentiranno all'Ucraina di tornare al tavolo dei negoziati con la Russia”.
A Bruxelles intanto arriva il via libera formale del Consiglio Europeo allo status di Paesi candidati all'ingresso nell'Ue per Ucraina e Moldavia. Luce verde anche alla prospettiva europea per la Georgia. Il presidente Zelensky: “È un momento unico e storico, il futuro dell'Ucraina nell'Ue”. Il leader ucraino ringrazia uno per uno i 27 paesi membri: "L'Italia è al nostro fianco. Grazie mille, signor primo ministro! Grazie per la sua forza, per la sua perseveranza", dice rivolgendosi a Draghi.