Embargo Usa su petrolio e gas russo, ma anche Putin ordina il divieto di import export
Zelensky: “Pronti a un compromesso su Crimea e Donbass”. I Mig-29 polacchi in una base Usa in Germania. McDonald’s chiude 850 ristoranti in Russia
ROMA. L’8 marzo sul fronte di guerra in Ucraina, mentre piovono ancora bombe sulle città, si chiude con il presidente Zelensky che per la prima volta si dice disposto ad un compromesso ("ma non la capitolazione") con la Russia sulla Crimea e le repubbliche separatiste proclamate nel Donbass. Ma i canali umanitari sembrano ancora fallire ancora: gli ucraini accusano i russi di non aver sospeso i bombardamenti, rendendo impossibile il movimento delle persone. E sono più di 2 milioni gli ucraini scappati dalla guerra, secondo cifre Onu, fra i quali un milione di bambini. Il governo italiano avverte Regioni e amministrazioni locali: "Non abbiamo di fronte un'emergenza di breve periodo, questo esodo avrà dimensioni imponenti".
Sul fronte militare risulta ucciso a Kharkhiv il generale Vitaly Gerasimov, vicecomandante della 41/ma Armata interforze russa.
Intanto è stato raggiunto un accordo per il trasferimento di tutti i Mig-29 polacchi "immediatamente e senza costi" ad una base americana in Germania, una mossa che potrebbe preludere alla consegna dei jet all'Ucraina.
E mentre i presidenti di Usa e Gran Bretagna Biden e Johnson annunciano lo stop totale alle importazioni di greggio e gas dalla Russia, Vladimir Putin ordina di stilare una lista di Paesi con i quali saranno vietati i movimenti di export e import "per salvaguardare la sicurezza della Russia". Il divieto riguarderà prodotti finiti e materie prime, dall’alluminio ai metalli, materie che l'Italia compra dalla Russia e che potrebbero penalizzare migliaia di aziende. Intanto McDonald's chiude 850 ristoranti in Russia.