Michele Gabriele Rizzi, una vita nei campi di Cloz tra frutta e api
Ha 22 anni e l’ambizione di dare vita ad un’azienda propria. Anche il suo hobby è legato alla terra: coltivare l’orto
CLOZ. Se c’è una cosa che vorremmo far emergere nella storia che raccontiamo questa settimana è quella della maturità e della chiarezza di idee di un giovane di appena 22 anni. Certamente, alla sua maturità ha contribuito anche l’Istituto Agrario di San Michele, dove dopo il quarto anno di scuola professionale, con specializzazione frutticoltura e viticoltura, ha conseguito anche la maturità di perito agrario, ma anche la famiglia. Parliamo di Michele Gabriele Rizzi, un giovane di Cloz, uno dei paesi frutticoli per antonomasia sul Mezzalone, una zona che aldilà delle frequenti gelate e grandinate sarebbe molto vocata alla frutticoltura.
Michele Gabriele, si è insediato in azienda come collaboratore di papà Lucio, nel 2020, ma il suo obiettivo, come quello di altri giovani, è quello di farsi un’azienda propria. Lo scorso inverno ha presentato domanda per l’ottenimento del premio d’insediamento riservato ai giovani aspiranti imprenditori agricoli sotto i 40 anni. Ora la pratica è in istruttoria e spera di avere presto l’ok per fare gli investimenti previsti nel piano di sviluppo presentato assieme alla domanda. Questo prevede un parziale rinnovo varietale dei frutteti: dopo la Sweet Tango, ora è in attesa di introdurre anche la Morgana, altra varietà suggerita da Melinda. Ma vuole anche procedere ad un parziale rinnovo del parco attrezzature dell’azienda.
“La scelta di fare l’imprenditore agricolo, è frutto della passione per la frutticoltura e per l’apicoltura, nata fin da bambino, che è costantemente cresciuta con l’andare degli anni. Anche la scelta della scuola superiore era una conseguenza logica della mia passione”, precisa Michele Gabriele.
L’organizzazione aziendale
Siamo in presenza di un’azienda frutticola di non grandi dimensioni, che integra il proprio reddito con l’apicoltura. Lucio, il papà del nostro giovane, precisa che lui fa l’apicoltore da 45 anni.
La zona è particolarmente vocata alla produzione della Golden Delicious, della Red Delicious, della Renetta Canada ed ora c’è anche la Sweet Tango. “Una varietà molto interessante perché matura prima della Gala: ampliando il periodo di raccolta, abbiamo già iniziato a metà settimana. Ma ha il grande difetto di fioritura precoce con la conseguente esposizione alle gelate tardive. Purtroppo anche quest’anno la produzione è notevolmente ridotta a causa delle gelate primaverili. Ma Cloz, è noto anche per essere una zona particolarmente grandinigena”, ricorda Rizzi.
Un ruolo molto importante per l’azienda Rizzi lo ha l’apicoltura. “Abbiamo circa 500 famiglie, precisa il giovane, ed in questo momento siamo impegnati nel trattamento contro la varroa, che arriva dopo una primavera per niente buona per la produzione del miele. Prima il freddo, poi le piogge per due mesi, con il risultato di una produzione di miele molto scarsa. Noi – precisa Michele Gabriele – pratichiamo un nomadismo particolare, spostiamo le api solo sul territorio provinciale. Stagione permettendo, il primo fiore è quello del tarassaco, ma quest’anno la fioritura è stata sacrificata dal freddo, poi arriva la fioritura dei ciliegi, quindi quella dei meli, delle acacie. Dopo le acacie andiamo a cercare le zone dove cresce una pianta infestante, l’ailanto, che dà un miele particolarmente squisito: queste piante si trovano sulle bordure delle strade lungo il Sabino, ma anche nella valle dell’Adige, nei terreni incolti. Quindi andiamo nelle zone dove fiorisce il tiglio, il castagno, poi a mezza montagna dove produciamo il mille fiori, la melata di abete, per ultimo sulle malghe dalla malga di Cloz alla Bordolona, alla Val di Peio dove produciamo il miele di rododendro ed il mille fiori di montagna. Ma oltre alle tante varietà di miele produciamo su richiesta anche un po’ di propoli, mentre con la cera e la calendula della Val Rendena, da dove viene mia nonna, si ottiene un un prodotto molto richiesto perché dà buoni benefici contro le scottature, le screpolature delle mani e dei piedi causate dal freddo”. Il miele viene venduto in parte in casa a Cloz, ed in larga parte nei negozi di alimentari della Val di Sole, dell’Alta Valle di Non e della Rendena. Tutte le mele vengono conferite al magazzino cooperativo di Revò socio di Melinda.
Alla domanda se il giovane sia soddisfatto del prezzo di Melinda, la risposta è positiva “anche se su alcuni aspetti si potrebbe fare meglio”, commenta. “Contro le calamità atmosferiche, gelo e grandine, siamo assicurati, ma purtroppo c’è una franchigia del 30%, il che riduce notevolmente l’intervento in caso di calamità”.
Michele Gabriele è impegnato sul fronte del volontariato come vigile del fuoco volontario di Cloz ed ha un incarico anche il parrocchia come membro del Consiglio Pastorale.
Il suo hobby? Quello della coltivazione dell’orto, dal quale ottiene tutte le verdura necessarie per la sua famiglia. “A Cloz - ricorda – siamo circa una decina i giovani impegnati a tempo pieno in frutticoltura, più diversi altri che svolgono l’attività agricola a part-time”. E i suoi amici? “Sono tutti nel mondo frutticolo e ci confortiamo”.