I lavoratori Sait incrociano le braccia
Agitazione per la disdetta del contratto integrativo da parte dell’azienda. Presidio dalle 8 di mattina in via Innsbruck
TRENTO. I lavoratori del Sait scendono in lotta. La vertenza causata dalla disdetta del contratto integrativo da parte dell’azienda oggi cresce di intensità. I lavoratori, infatti, scendono in sciopero indetto unitariamente dai tre sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. L’agitazione è stata decisa in occasione dell’incontro tra sindacati e azienda, previsto per questa mattina alle 9. Secondo i primi segnali, dovrebbero incrociare le braccia sia i lavoratori del magazzino e della palazzina uffici che quelli dei negozi gestiti direttamente da Sait. Da verificare oggi la percentuale di lavoratori che avrà aderito alla protesta.
Lo sciopero è stato indetto dopo che i sindacati hanno constatato la distanza netta tra la loro piattaforma e quella dell’azienda che intende riformare l’impianto dell’intero contratto integrativo, pur senza toccare la somma finale da rinoscere in caso di raggiungimento di tuti gli obiettivi massimi. Attualmente il contratto vale circa 3 mila euro per ciascun dipendente. Il Sait ha assicurato che la cifra non cambierà. Però ha anche manifestato la volontà di abolire tutte le componenti fisse dell’integrativo sostituendole con parametri variabili legate alla produttività sia soggettiva che collettiva. In questo modo, quindi, sarebbe più difficile raggiungere iil massimo del premio. Soprattutto considerando che l’azienda vuol abolire il premio legato alla semplice presenza in azienda. Altre cose che preoccupano il sindacato sono il ventilato obbligo di lavorare almeno 25 domeniche all’anno con una riudzione dall’80 al 50% della maggiorazione riconosciuta per il lavoro domenicale. Altro elemento che viene visto con timore è costituito dal possibile cambiamento del trattamento della malattia.
Davanti a questa piattaforma, il sindacato ha valutato che la distanza con le proprie richieste fosse incolmabile e ha deciso un’azione di forza per cercare di far cambiare idea all’azienda. Questo anche sull’onda di quanto accaduto in occasione della vertenza sugli esuberi che si è conclusa con il licenziamento di 80 lavoratori, dopo che l’azienda era partita dichiarando 135 esuberi.
I sindacati, per evitare di partire da una posizione di debolezza, quindi, hanno deciso di contrattaccare subito. Ecco così che la vertenza inizia con uno sciopero per l’intera giornata di oggi. Ad annunciarlo un volantino che si intitola: «Missione risparmio, sui lavoratori», con lo stesso logo dell’ormai famosa campagna commerciale di Sait e delle Famiglie cooperative. Il sottotitolo è ancora più tagliente: «La coop non sei più tu». È previsto un presidio a partire dalle 8 di mattina davanti alla sede del Sait in via Innsbruck contro l’operazione che intende cancellare il vecchio integrativo per riscriverlo.