Eurocoating cresce e assume 28 giovani
Leader nei rivestimenti di protesi, l’azienda di Pergine ha avviato un progetto da 4,5 milioni per la stampa in 3D
TRENTO. Una trentina di nuove assunzioni entro il 2020, portando le unità lavorative da 136 a 164: questo quanto prevede l'accordo negoziale siglato ieri dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro della Provincia autonoma di Trento con l'azienda Eurocoating, con sede a Cirè di Pergine Valsugana, e le rappresentanze sindacali. L'accordo riguarda il progetto di ricerca “FAMAC”, che l'azienda, leader nel settore biomedicale, in particolare nella produzione di rivestimenti e/o trattamenti di protesi in metallo biocompatibile, intende sviluppare con il supporto dell'Università di Trento e di Trentino Sviluppo, anche attraverso la Prom Facility del Polo Meccatronica di Rovereto. Finalizzato alla realizzazione di processi di innovazione ed automazione dei processi produttivi (Additive Manufacturing) il progetto prevede una spesa ammessa per euro 4.581.343,21, di cui 2.398.145,02.a carico della Provincia.
Oltre alle ricadute occupazionali, l'accordo prevede anche altri ritorni importanti per il territorio, fra cui: l'impiego di 2 tirocinanti al'anno per 3 anni (6 in totale) con il programma "Garanzia Giovani"; il coinvolgimento di almeno 4 studenti all’anno nel triennio 2019 – 2021(in totale 12) in regime di alteranza scuola-lavoro; la formazione di tre studenti universitari entro il 2020; l'acquisto di beni e servizi da fornitori locali per 1.500.000 all'anno a partire da quest'anno per quattro anni (in totale 6 milioni di euro); l'impegno a coinvolgere almeno 2 fornitori locali in progetti di fornitura internazionale.
Eurocoating ha sede legale e operativa a Cirè di Pergine Valsugana e utilizza alcuni uffici ed unità produttive presso il Business Innovation Center di Pergine. La società opera in un mercato innovativo, il settore biomedicale, e svolge una continua attività di ricerca di nuove tecnologie e materiali di produzione. Anche in virtù di ciò è titolare di oltre 20 tra marchi e brevetti, validi prevalentemente a livello internazionale.
Il principale business riguarda la realizzazione di rivestimenti (coatings) e trattamenti superficiali, sia in titanio che in idrossiapatite, su protesi biomedicali, che vengono fornite direttamente dai clienti. Questa attività, svolta negli stabilimenti di Cirè di Pergine Valsugana, ha favorito nel corso degli anni una continua crescita dell'occupazione, con prevalente occupazione femminile (oltre il 60%).
Il progetto di ricerca “FAMAC” punta all'approfondimento della conoscenza dei processi attuali di 3D Printing e allo sviluppo di nuovi processi, con l’obiettivo di generare il know-how necessario per consolidare la posizione di di leader di mercato dell'azienda nel settore nella realizzazione di protesi ortopediche. Si prevede inoltre di attivare con l’Università degli Studi di Trento un assegno di ricerca di due anni, per far svolgere attività di ricerca e sviluppo ad un ricercatore assegnista, da selezionare tramite opportuno bando.