TECNOLOGIA

Ecco il primo telefonino senza batteria

Cattura energia dall’ambiente: il prototipo è stato realizzato dai ricercatori dell’Università di Washington



ROMA. Il primo telefonino senza batteria funziona con pochissima energia, giusto qualche milionesimo di watt catturato dall'ambiente tramite onde radio e luce: è un altro "figlio" della nuova elettronica a bassissimo consumo, come il sensore termico che usa quasi zero energia, e un gigantesco balzo verso l'abbandono di caricabatterie, cavi e telefonini che si scaricano continuamente.

Per realizzarlo i ricercatori dell'Università di Washington hanno ripensato del tutto il design degli attuali dispositivi, come riporta lo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Association for Computing Machinery on Interactive, Mobile, Wearable and Ubiquitous Technologies.

"Il telefonino è il dispositivo da cui dipendiamo di più, oggigiorno. Se c'è qualcosa che vorremmo usare senza dipendere dalle batterie è proprio questo", ha detto Joshua Smith, uno degli autori della ricerca. Il prototipo è in grado di svolgere le funzioni fondamentali: fare e ricevere chiamate, trasmettere dati e permettere a chi lo usa di inviare comandi con dei pulsanti.

Per poter funzionare senza batteria, il nuovo telefonino sfrutta le vibrazioni che si producono nel microfono o negli altoparlanti quando si fa o si riceve una chiamata. Un'antenna connessa a questi componenti converte i movimenti in segnali radio: mentre si parla, il telefono codifica le vibrazioni in onde radio, invece quando si è in ascolto queste vengono trasformate in suoni e si può passare dalla modalità 'trasmissione' alla modalità 'ascolto' premendo un pulsante. La pochissima energia che è ancora richiesta per altre funzioni è ricavata dalle onde radio emesse da un trasmettitore e dalla luce, grazie a minuscole celle solari.













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