Btb incorporata in Intesa Sanpaolo

La capogruppo controllava già il 90,45% del capitale della banca. Resterà il marchio locale



TRENTO. L’Assemblea dei soci della Banca di Trento e Bolzano (Gruppo Intesa Sanpaolo), tenutasi a Trento sotto la presidenza di Michael Ebner, ha approvato in seduta straordinaria il progetto di fusione per incorporazione della medesima Banca di Trento e Bolzano Spa nella Capogruppo Intesa Sanpaolo Spa. Un passaggio importante ma che non comporterà cambiamenti nè sul marchio Btb, nè sull’organizzazione del personale, fanno sapere dalla banca.

Viene precisato che «la fusione prevede l’emissione, da parte della società incorporante, di nuove azioni ordinarie Intesa Sanpaolo Spa in ragione del rapporto di cambio stabilito in 0,6652 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo, del valore nominale unitario di 0,52 euro per ogni azione Banca di Trento e Bolzano Spa detenuta da soggetti diversi da Intesa Sanpaolo. Al fine di consentire l’arrotondamento del quantitativo dei titoli da assegnare viene messo a disposizione degli azionisti di Btb un servizio, svolto da Banca Imi Spa nel ruolo di Intermediario Incaricato per il trattamento delle eventuali frazioni di azioni di Intesa Sanpaolo cui essi abbiano diritto. Poiché nell’ambito del procedimento di fusione, ai sensi dell’art. 2505-bis, comma 1°, codice civile, non è stata redatta la relazione degli esperti sulla congruità del predetto rapporto di cambio, agli azionisti di Banca di Trento e Bolzano Spa che non intendano ricevere in concambio azioni di Intesa Sanpaolo è riconosciuto il diritto di far acquistare dalla società incorporante le dette azioni da loro possedute al prezzo di 1,55 euro per azione. Ai fini dell’esercizio del diritto di vendita, gli azionisti di Btb dovranno inviare una lettera raccomandata al seguente indirizzo: Banca di Trento e Bolzano Spa, via Mantova 19, 38122 Trento, entro quindici giorni dalla data di iscrizione nel Registro delle Imprese di Trento della delibera assembleare di approvazione della fusione.

L’operazione è stata sottoposta all’iter previsto dalla vigente normativa per la gestione delle operazioni con parti correlate in quanto Intesa Sanpaolo Spa è azionista di controllo di Banca di Trento e Bolzano Spa. In particolare, l’operazione è stata sottoposta al parere preventivo favorevole del Comitato per le Operazioni con parti correlate - che è stato all’uopo coinvolto sin nella fase preliminare - in quanto operazione di maggiore rilevanza per la Banca. A seguire, il consiglio di amministrazione, nella seduta del 19 dicembre 2014, ha approvato, ai sensi dell’art. 2505 bis codice civile, il progetto di fusione per incorporazione nella Capogruppo Intesa Sanpaolo Spa, detentrice del 90,45 % del capitale della banca».













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