Agricoltura

Asparagi, la stagione a Zambana parte col vento in poppa

Per l’ “oro bianco” una vigilia di Pasqua con vendite record. Il presidente di As.Ta. Daniele Faccenda: “Abbiamo presto esaurito la nostra produzione iniziale”. L’obiettivo: arrivare a quota 350 quintali


Carlo Bridi


TRENTO. Le temperature di questi giorni ha dato una forte accelerata all’avvio della stagione di raccolta degli asparagi della zona di Zambana e dintorni. I produttori del nuovo comune di Terre d’Adige, che fanno capo ad As.ta., già da qualche giorno hanno iniziato il raccolto giornaliero che sta aumentando a vista d’occhio grazie a queste belle giornate. “Com’è noto l’asparago è molto sensibile alle condizioni metereologiche, più il tempo è mite più aumenta la produzione”, sottolinea il presidente di As.Ta. Daniele Faccenda. “La buona diponibilità di prodotto di questi giorni ci ha portati ad aprire anche il punto vendita di Lavis che apre presto al mattino e rimane aperto fino all’esaurimento prodotto. Nei giorni prima di Pasqua il punto vendita è stato letteralmente preso d’assalto e abbiamo esaurito presto la produzione”.

Quest’anno la produzione è partita molto bene e il mercato sembra promettente. “La richiesta è molto forte perché chi conosce il nostro asparago e le sue caratteristiche si sobbarca anche qualche chilometro in più pur di andare a trovarlo fresco di giornata”, commenta Faccenda. Di conseguenza anche i prezzi sono più sostenuti dello scorso anno in quanto la stagione del raccolto nel 2020 era caduta in un momento di smarrimento con le prime chiusure causa Covid-19, chiusure che erano  molto più rigide di quest’anno dove invece sono rimaste delle deroghe per l’acquisto di prodotti alimentari.

Nel complesso la produzione come As.Ta. si aggirerà sui 350 quintali ottenuti dagli 8 soci attuali, ma ci sono altri che si sono fatti soci ma hanno le asparagiaie ancora nel primo biennio ossia non ancora produttive.

La parte del prodotto che non va nello spaccio trova la strada dei due gruppi storici clienti: Sait e Dao, oltre che i negozi specializzati di frutta e verdura. La produzione viene dalle campagne di Zambana, Nave San Rocco e Lavis.

Il resto dei circa 800 quintali prodotti ogni anno, trovano diversi canali di vendita: una parte viene venduta dal gruppo che fa capo a De.Co. e un’altra parte invece prende la strada de La Trentina e quindi di Melinda, ed una parte è venduta direttamente dai produttori.

“Grazie all’azione costante del sindaco di Terre d’Adige Renato Tasin abbiamo trovato una buona sinergia con tutti gli altri gruppi di produttori, premessa per raggiungere sempre con il supporto del sindaco un nuovo disciplinare di produzione molto rigido che permetta al Consorzio produttori Asparagi di Terre d’Adige di tutelare con un marchio il proprio prodotto”.

Una cosa è certa, l’associazione As.Ta. che quest’anno festeggia i 25 anni dalla costituzione, già si avvale da 4 anni del marchio Trentino Qualità. “Un marchio provinciale concesso solo se viene puntualmente rispettato un preciso disciplinare, ma con il nostro consorzio di tutela ci potremo tutelare da tutti i falsi asparagi di Zambana che di queste località hanno solo il nome ma non la provenienza”, conclude il presidente Faccenda.

La stagione, condizioni meteo permettendo, andrà avanti fino al 10-15 maggio, ma il Consorzio mette sul mercato anche gli asparagi trasformati in agrodolce e pure due tipi di creme spalmabili.













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