cinte tesino - disposto dal tribunale di padova 

Truffa dei rifiuti, casa sequestrata 

È in Strada Farinello e il proprietario è titolare di un’impresa veneta



CINTE TESINO. Una casa per le vacanze del valore stimato di 430mila euro. Si trova in località Strada Farinello a Cinte Tesino ed è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un inchiesta che vede coinvolta un'azienda padovana operante nel servizio rifiuti, la Padova Tre. L'abitazione nella conca tesina, infatti, appartiene a Simone Borile, ex vicepresidente e direttore della società, che è partecipata dalla Provincia di Padova ed è stata dichiarata fallita sei mesi fa, sotto il peso di milioni di debiti e coinvolta nello scandalo delle "bollette gonfiate". La Padova Tre, che gestiva il servizio rifiuti per 52 comuni nella Bassa Padovana, è, infatti, accusata di aver gonfiato le fatture degli utenti. Tasse gonfiate dell’asporto rifiuti che hanno generato un tesoretto da 3 milioni e 300 mila euro. Lo stesso Borile insieme a Stefano Chinaglia, ex presidente della società, è accusato di peculato, truffa e frode fiscale. Tra i beni confiscati ai due c'è dunque anche la casa di villeggiatura di Cinte Tesino di proprietà di Borile e della moglie Sara Felpati. L'immobile, allora un vecchio rudere, è stato acquistato dal vertice della Padova Tre e ristrutturato nel corso del 2013 per un totale lavori di 150mila euro, finanziati pare con parte del tesoretto accumulato caricando le fatture. Lo scorso 28 marzo i militari hanno messo al sicuro un patrimonio di circa un milione di euro, tra case, auto e società appartenenti a Borile e Chinaglia, con il primo che aveva tentato di mettere al sicuro le sue proprietà, tra cui la casa di montagna, donandole a un Fondo patrimoniale. (m.c.)













Scuola & Ricerca

In primo piano