Tre scuole al lavoro unite per la formazione turistica
Presentato ieri a Roncegno il progetto che mette in rete Istituto alberghiero Opera Barelli e Istituto De Carneri. Samaden: «Peccato però non ci sia il Curie»
RONCEGNO. Un polo turistico dell'Hotellerie e del turismo sostenibile. Una proposta innovativa nel settore che parte dalla scuola o meglio dalle scuole: tre gli istituti della Valsugana che, insieme ad altri partner, da tempo stanno lavorando al progetto presentato ieri mattina in teatro alla presenza tra gli altri degli assessori provinciali Mirko Bisesti e Roberto Failoni.
Di che si tratta? Di un sistema che mette in rete scuola ed operatori economici, con lo scopo di creare in Valsugana un insieme coordinato di percorsi ed opportunità formative propulsivo di uno sviluppo del turismo centrato su sostenibilità, innovazione e occupabilità.
«Si tratta del primo polo formativo del turismo e dell'hotellerie che nasce qui e vuole aiutare questo territorio a svilupparsi, crescendo le risorse più importanti che ha in casa: i ragazzi», ha spiegato il dirigente dell'Istituto di formazione professionale alberghiero Trentino Federico Samaden. Accanto a lui Bernando Zanoner, direttore dell’Opera Armida Barelli e Giovanni Scalfi dell’Istituto Ivo de Carneri. Tre scuole che hanno deciso di fare sinergia, mettendo insieme un progetto approvato dalla giunta provinciale che le vedrà lavorare insieme. Non c'è invece il Marie Curie di Pergine. «E' rimasto fuori perché i docenti non hanno voluto aderire al progetto, senza chiedere il parere dei ragazzi. E' una decisione sbagliata e il primo obiettivo è tirare a bordo anche questi ragazzi: il collegio docenti fa quello che vuole ma i ragazzi vengono con noi, per loro è una grande opportunità», ha attaccato Samaden. Non solo enti formatori, tra i partner del nuovo polo ci sono anche operatori economici quali Treugast Solutions Group ed Imperial Grand Hotel Levico, imprese ed hotel della Valsugana, Activart srl, le università di Trento ed Innsbruck e la Provincia di Trento. Non manca l'Apt Valsugana, presente ieri con il presidente Denis Pasqualin e l'ad Stefano Ravelli. In sala anche il presidente della Comunità di Valle Valsugana e Tesino Attilio Pedenzini, la sua vice Giuliana Gilli, il sindaco Mirko Montibeller e l'assessore della Comunità Alta Valsugana Lamberto Postal.
La proposta punta ad integrare il mondo economico delle imprese con la filiera scolastica, sviluppando una rete di relazioni territoriali e potenziando quelle già presenti, formando profili con competenze fra loro complementari e connesse con lo sviluppo economico del territorio. Le tre scuole, che operano nel settore turistico, formeranno infatti diverse figure professionali, accomunate però da un approccio condiviso ed integrato. Saranno ridisegnati obiettivi e contenuti del biennio, rendendolo, almeno per parte degli insegnamenti, omogeneo. Si prevede inoltre l'introduzione di nuovi moduli curriculari sui temi del turismo sostenibile: ambiente, storia, fattori economici, impatti sociali, cultura dell’accoglienza. Fra questi, l’educazione alimentare e l’economia domestica. Grande importanza sarà data alle lingue straniere ed alla pratica del tirocinio con la costituzione di un "ufficio stage e tirocini". Per una offerta scolastica integrata ed allineata è necessaria inoltre una formazione congiunta dei docenti degli Istituti partner. Gli studenti saranno accompagnati con attività di supporto secondo un "prima", un "durante" e un "dopo", con l'attivazione nei mesi estivi di un Campus. Al termine del percorso scolastico (quattro o cinque anni) gli studenti potranno confluire nei due percorsi di Alta Formazione in “Assistente alla Direzione di Hotel” e “Spa Manager”.
«Siamo inoltre maturi per avere un primo modello di un vero Hotel-scuola come avviene già in Svizzera o Francia, grande vetrina per la valle e per il Trentino», ha chiuso Samaden. Chiaro il riferimento all'albergo Villa Angiolina di Roncegno, dove da tempo c'è un progetto per creare un albergo - scuola.