FOLGARIA 

«Rilanciamo le piste da sci puntando sull’agonismo»  

FOLGARIA . La Cordata, socio collettivo della Folgaria Ski, propone un nuovo inizio per lo sci, partendo dalla storia, dal ruolo del maestro e del direttore di stazione. Intervengono Davide Labate,...



FOLGARIA . La Cordata, socio collettivo della Folgaria Ski, propone un nuovo inizio per lo sci, partendo dalla storia, dal ruolo del maestro e del direttore di stazione. Intervengono Davide Labate, coordinatore dei telecronisti Rai, Walter Nave, membro del comitato trentino Fisi, Italo Mazzonelli, maestro di sci e direttore di stazione, Mario Panizza, presidente del collegio maestri del Trentino e Silvano Schir, maestro di sci di Folgaria. La serata,seguita da un folto pubblico è guidata con entusiasmo oltre ogni dire dall'istruttore nazionale Fiorenzo Gerola che per l'occasione compone addirittura una poesia dal titolo "sciare e come volare" e via poetando. Il sindaco Walter Forre porta il saluto dell'amministrazione, mentre il consigliere provinciale Walter Kaswalder invita a predisporre piani di intervento nel turismo condivisi, perché in Provincia le risorse non sono esaurite. Michael Rech per l'Apt cimbra ringrazia Davide Labate per il ruolo svolto della Tv come un importante veicolo di sostegno alle attività invernali. Illustra i dati presentati dalla cassa Rurale Vallagarina dai quali emerge un territorio piccolo ma che ce la può fare. Confida in sinergie vaste anche per il futuro: «Superiamo le spaccature e avanti assieme anche con gli investimenti». «Nel 1947 qui si è realizzata la seconda seggiovia d'Italia, ai Francolini - esordisce Gerola - nel 2018 la Salizzona ha ospitato i grandi campioni di coppa e Olimpiadi come la Vonn. Questo crescendo dimostra la voglia di crescere, guardare avanti fino alla Coppa del Mondo». Davide Labate parla di un piccolo miracolo confezionato sull'Altopiano. Secondo il cronista «l'agonismo può aiutare una stazione. Diventare molla insostituibile se inteso fin dal basso senza guardare alla coppa del mondo, ai grandi campioni. Serve partire dalle garette come quelle fra giornalisti, fra banche o dopo lavoro, muovono un mondo. Dobbiamo raccontare perché vale la pena di scegliere la montagna. Siete vicini alle città, potete far turismo per 365 giorni l'anno, anche per periodi brevi, mentre per andare alle Maldive servono tempo e denaro. Stimolate la ricerca e la comunicazione perché vivete in un paradiso tutto l'anno». «Dobbiamo capire il ruolo del maestro di sci - attacca il presidente del collegio maestri, Panizza - si deve creare un professionista che lavora in rete, inverno ed estate, non solo un tecnico che insegna a sciare, ma una parte importante dell'intero sistema. Punta l'obiettivo sui passi fatti nel campo della formazione professionale dove il Trentino è ormai un'eccellenza e assieme all'Alto Adige è al primo posto fra le regioni. 100-150 maestri contro i 600-700 in tutta Italia. Bene rivolgersi ai cittadini, sottolinea , ma non dimentichiamo i valligiani poichè vivono il territorio tutto l'anno». Anche Walter Nave invita a guardare all'agonismo. Grande spazio e affetto per il decano Italo Mazzonelli, in pista dal 1958. «Folgaria, se vuole diventare come 30 anni orsono, deve muoversi e non bloccarsi poiché era uno dei più importanti centri. Ogni anno - racconta - il turista sceglie e per indirizzarlo non serve solo la neve. La promozione deve presentare un prodotto nella sua completezza, deve parlare della storia e della vita del territorio. Confrontarsi con il mercato è d'obbligo e bisogna farlo con innovazione, industrializzandosi ma anche creando empatia con il turista. Insomma, non solo piste e impianti ma un vivere completo e pieno».(f.m.)













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