Due incontri per ricordare il disastro di Vaia
Lavarone. Oggi al Centro Congressi di Lavarone e il 22 in piazza S.Lorenzo a Folgaria, sempre alle 21, si racconta il fenomeno Vaia del 29 ottobre scorso e l'attività intensa messa in atto per...
Lavarone. Oggi al Centro Congressi di Lavarone e il 22 in piazza S.Lorenzo a Folgaria, sempre alle 21, si racconta il fenomeno Vaia del 29 ottobre scorso e l'attività intensa messa in atto per ripristinare i danni ingenti provocati dall'inusitato evento atmosferico. Oltre 3 milioni di alberi spezzati o sradicati dalle raffiche del vento che viaggiava a 200 km orari, è il consuntivo registrato dopo il ciclone. La conseguenza, oltre l'aspetto economico, è un ambiente naturale completamente devastato. Sentieri non più percorribili, come spariti fra grovigli di piante e rami. Anche i più esperti in qualche caso non riuscivano ad individuarli. Linee elettriche atterrate con conseguente interruzione dell'energia elettrica. In ogni caso nessuna situazione ha raggiunto un punto di criticità tale da creare pericolo per le popolazioni cimbre. Nemmeno la stagione sciistica ha subito contraccolpi o ritardi per la tempestiva mobilitazione delle società impiantistiche di Folgaria e Lavarone. Spiccano le iniziative di sensibilizzazione culturali sviluppate attorno all'Avez del Prinzep, l'abete più alto d'Europa, e al trittico scultore ad opera dell'artista Florian Grott. L'Apt Cimbra con le amministrazioni di Lavarone e Folgaria hanno promosso i due incontri con i custodi forestali, la Croce Rossa Altipiani, il Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri con la Folgariaski e la Lavarone Ski per ricordare quanto accaduto e riassumere come è stata gestita l'emergenza. F.M.