Archeologia, la Venere di Willendorf creata (25mila anni fa) sui Lessini
La statuetta, alta solo 11 centimentri, è modellata con l’olite presente alla sega di Ala
VALLAGARINA. La Venere di Willendorf, con appena 11 centimetri di altezza è tra gli oggetti d'arte primitiva più conosciuti al mondo.
Fino a qualche settimana, fa le sue origini erano ancora incerte.
Poi un gruppo di ricerca guidato dall'antropologo Gerhard Weber dell'Università di Vienna e dai due geologi Alexander Lukeneder e Mathias Harzhauser, nonché dal preistorico Walpurga Antl-Weiser del Museo di storia naturale di Vienna, aveva scoperto grazie all'aiuto di tomografie ad alta risoluzione che il materiale da cui è stata scolpita la Venere proviene probabilmente dal nord Italia, dalla zona del lago di Garda.
Ora – informa la Tgr – ci sarebbe un’indicazione più precisa: grazie a una scansione ad altissima risoluzione nei laboratori dell'Università di Vienna e alla comparazione con decine di campioni di olite da tutta eEuropa è stato scoperto dove è stata creata.
Il match perfetto è stato trovato con la roccia olite estratta alla Sega di Ala. I natali della scultura sono quindi trentini.
La statuetta fu rinvenuta nel 1908 dall'archeologo Josef Szombathy, in un sito archeologico risalente al paleolitico, presso Willendorf in der Wachau, in Austria.
Intorno al 1990, dopo un'accurata analisi della stratigrafia del luogo, e dopo precedenti datazioni che la ponevano inizialmente al 10.000 a.C. poi fino al 32.000 a.C., fu stimato che la statuetta fosse stata realizzata da 25.000 a 26.000 anni fa.