Uil, fusione dei Comuni per migliorare l'amministrazione locale
Il commento del sindacato dopo la relazione della Corte dei Conti: «Chiediamo alla politica di rivedere la formula di aggregazione dei piccoli municipi»
TRENTO. "La presidente della Corte dei Conti, durante la relazione sull'attività della giustizia contabile 2023, ha sottolineato, fra gli altri rilievi, la fragilità e la debolezza amministrativa delle ancora tante e diffuse piccole o piccolissime realtà comunali e invitato la politica ad una riflessione in merito. Il problema esiste davvero, chiediamo alla politica di rivedere la formula di aggregazione dei piccoli municipi con un atto di coraggio e impegno non rinviabile!". A dirlo, in una nota, sono i segretari della Uil del Trentino e della Uil Fpl, Walter Alotti e Andrea Bassetti.
"I processi di fusione dei piccoli Comuni in Trentino - proseguono Alotti e Bassetti - hanno dimostrato nel tempo essere la miglior soluzione per l'efficienza dell'azione amministrativa comunale e quanto invece poco utile sia il 'campanilismo' di certi sindaci, rispetto alla necessità di garantire alle cittadine ed ai cittadini servizi di qualità. Questo tanto più in un tempo in cui si è oltretutto manifestato il problema di reperimento di personale pubblico e reso quindi ineludibile l'accorpamento delle realtà territoriali sotto dimensionati e dei loro organici".
Secondo la Uil, "solo una nuova legge di ordinamento degli enti locali che superi le difficoltà organizzative, gestionali e di bilancio delle piccole amministrazioni, 'obbligando' alle fusioni dei piccoli Comuni, potrà dare risposte all'agonia strutturale della lacerata 'rete municipale' trentina, destinata ad essere poco efficiente ed efficace, composta da poche piccole 'cattedrali nel deserto'".