la stagione invernale

Turisti e Green Pass: basta il tampone rapido

Se la guarigione o il vaccino è di più di sei mesi fa. Failoni: «un provvedimento importante»



TRENTO. “Un provvedimento importante, di buon senso, utile a tutto il mondo turistico nazionale: non solo alla montagna, con il suo turismo invernale, ma anche a tutta l’offerta che comprende il turismo delle grandi città fino alla clientela business in Italia per lavoro”.

Così l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni saluta positivamente le misure adottate dal governo italiano per risolvere il problema legato alla validità dei green pass tra l’Italia e l’estero e, di conseguenza, l’afflusso degli stranieri nei comprensori sciistici sul territorio nazionale e dunque anche in Trentino.

“Grazie all’azione di sensibilizzazione esercitata dalle Regioni dell’arco alpino, con il supporto del Ministro Garavaglia, il governo ha deciso di intervenire, con delle modifiche che possono incidere in modo favorevole sul proseguimento della stagione turistica invernale, già partita in modo positivo con il Natale e le festività scorse”: è ciò che sottolinea Failoni, con riferimento al decreto legge approvato ieri dal consiglio dei ministri contenente misure in tema di coordinamento con le regole di altri Paesi per la circolazione in sicurezza in Italia.

“Un risultato importante per i nostri territori – prosegue l’assessore – e per un settore che ha sofferto in questi difficili anni di pandemia. Possiamo ora guardare con fiducia alla fase che si è aperta grazie alla spinta alle vaccinazioni. L’impegno per la tutela della salute è uno degli elementi centrali dell’offerta turistica del nostro territorio”.

MA ecco quali sono le misure. A coloro che provengono da uno Stato estero e sono in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, nel caso in cui siano trascorsi più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione, è consentito l’accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato previa effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore).

Ciò vale anche per coloro che hanno effettuato vaccinazioni con vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia, sempre previa effettuazione di un tampone.

Questa la misura approvata dal governo e annunciata nel comunicato stampa sul consiglio dei ministri del 2 febbraio.













Scuola & Ricerca

In primo piano

la storia

«Fiuto e determinazione, così presi Marco Bergamo» 

Va in pensione Arervo, il poliziotto che il 6 agosto 1992 mise le manette al serial killer dopo una caccia durata tutta la notte. «Nell’83 vidi il corpo di Marcella Casagrande. Certe cose ti segnano per sempre»


Luca Fregona