Ztl, il pasticciere non paga e le multe raddoppiano 

Fabrice Asensi ha collezionato un centinaio di sanzioni perché ignorava i varchi L’accordo con la polizia locale non c’è stato, l’importo è arrivato a 16 mila euro



TRENTO. Non c’è pace per Fabrice Asensi. Il pasticciere parigino che ha fatto scoprire macarons e tarte tatin ai trentini, oltre che per i suoi dolci, è salito agli onori della cronaca per le multe totalizzate (che si sono rivelate invece molto salate) per non avere osservato le fasce orarie per l’accesso alla Ztl. A fine ottobre, dopo due mesi dall’introduzione dei varchi elettronici che registrano ogni trasgressione per chi non è autorizzato, il pasticciere aveva collezionato un centinaio di multe, perché tornando dalle vacanze in agosto, non era al corrente della novità. Asensi, che oltre al laboratorio in via San Pio X ha una collaborazione con il Bar Excelsior e porta perciò le sue specialità in centro, nell’arco di tempo dall’entrata in funzione delle telecamere all’arrivo delle prime multe, ha continuato a sforare la fascia oraria, che per gli autorizzati al carico e scarico merce è dalle 7 alle 10 di mattina. Ed essendo ogni contravvenzione di 95,75 euro il conto da pagare si aggira sui diecimila euro. Ora, il conto è ulteriormente lievitato, dato che Trentino Riscossioni, dopo 60 giorni dalla notifica, se non si è regolato il pagamento, raddoppia l’importo.

«Nei giorni scorsi - confessa sconsolato il pasticciere - mi è arrivata la notifica che la cifra è arrivata a 16 mila euro. Io non ho pagato, perché ero in attesa di risolvere la vicenda per via extragiudiziale. L’avvocato Lorenzo Eccher, a cui mi ero rivolto, sembrava potesse arrivare ad un accordo con la polizia municipale, perché da parte loro c’erano stati segnali di linea morbida, visto che non ero l’unico ad essermi trovato in questa situazione». Con l’introduzione dei varchi elettronici, le telecamere registrano le targhe dell’auto in entrata ed uscita dalla Ztl, quindi non si può sgarrare, perché se non si rientra in una categoria con permesso, la multa è assicurata. La linea difensiva del pasticciere è che, se le multe fossero arrivate prima, avrebbe potuto mettersi in regola. «Per ora - commenta Fabrice - ho acceso un mutuo per acquistare un autocarro, così le fasce per entrare in centro sono più ampie. Spero di non dover fare un mutuo ulteriore per pagare anche le multe». (sa.m.)













Scuola & Ricerca

In primo piano