Violenza sessuale, 5 anni e 6 mesi
Gianfranco Ioni approfittò di una ragazzina di 14 anni a Transacqua
TRENTO. Aveva violentato una ragazzina di poco più di 14 anni con l'aiuto di una dose di eroina. Per questo ieri mattina il giudice Carlo Ancona ha condannato a una pena di cinque anni e sei mesi Gianfranco Ioni, 46 anni, residente a Transacqua. L'uomo, difeso dall'avvocato Maurizio Pellegrini, dovrà anche risarcire la vittima della violenza con 14 mila euro. L'uomo era stato arrestato nell'agosto del 2009 dopo uno spettacolare inseguimento. Ioni, già noto alle forze dell'ordine per una lunga serie di precedenti, era fuggito in moto, ma venne raggiunto e ammanettato dai carabinieri. A quel punto aveva continuato a piedi attraversando anche un torrente, inutilmente.
Dopo l'arresto, venne perquisita l'abitazione di Transacqua in cui vive l'uomo, che in zona è conosciuto con il soprannome di Bacesco. Lì sono saltati fuori altri sedici grammi di hashish. Successivamente i carabinieri hanno arrestato altre sei persone, tutte albanesi, che avevano messo in piedi un'organizzazione per lo spaccio di eroina e cocaina in Primiero.
L'accusa di violenza sessuale è basata sulle indagini dei carabinieri. Secondo quanto ricostruito dall'inchiesta, coordinata dal pm Davide Ognibene, l'uomo avrebbe palpeggiato in maniera pesante una ragazzina di 14 anni. Lei sarebbe stata invitata assieme ad altri giovanissimi a partecipare ad una cena a casa di Ioni, cena al termine della quale sarebbe stata distribuita dell'eroina che alcuni ragazzi si sarebbero iniettata in vena. La giovanissima, stordita da un mix di eroina e psicofarmaci, avrebbe subito le attenzioni sessuali di Ioni che è stato bloccato solo dall'intervento di un altro giovanissimo invitato.
Ioni si era offerto di risarcire la giovanissima vittima che era stata irretita con la droga. La trattativa però non è andata a buon fine. Ieri, poi, la sentenza del giudice Ancona ha chiuso la vicenda. Visti i corposi precedenti, Ioni dovrà restare a lungo dietro le sbarre. Per la droga l'uomo dovrà essere giudicato successivamente. Per lui, dunque, si prospetta un'altra pesante condanna.
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