Via alla scuola con record di iscritti

Oggi suona la campanella per 69.702 studenti, boom agli istituti tecnici


Alessandro Maranesi


TRENTO. Oggi riaprono le scuole in Trentino. Dalle elementari fino alle superiori suonano le campanelle per 69.702 studenti. Un record assoluto per la provincia e un aumento dell'1,2 per cento di alunni sull'anno precedente. Che, canonica corsa per accaparrarsi i banchi dell'ultima fila a parte, ricominciano un tran tran fatto di compiti da fare e di libri da studiare. Piccolo aumento anche per il numero di classi, che in totale arrivano a 3.128, due in più rispetto all'anno scolastico appena concluso.

Pure il grande capitolo della scelta delle scuole superiori mostra sorprese e novità in una società trentina che si adatta alla crisi, all'esigenza di un lavoro sicuro, e all'arrivo dei "nuovi trentini": così crollano le iscrizioni agli istituti professionali, che in un anno perdono 216 studenti, calano i licei scientifici (meno 72 unità) mentre vanno bene i licei linguistici che mostrano 88 iscritti in più. Ma la parte del leone la fanno gli istituti tecnici: da soli rappresentano il 29 per cento degli studenti delle scuole secondarie. Un esercito di 7517 cartelle (più 476 in un anno), cui si affianca l'altro grande serbatoio scolastico trentino: quell'Enaip che conta 259 studenti in più e rappresenta, con 5.240 iscritti, il 20 per cento degli alunni delle superiori trentine. Per fare un paragone, il liceo classico rappresenta il 4 per cento (stabile) con meno di mille studenti.

Ma da record è anche la presenza di alunni stranieri: per la prima volta sono oltre l'11 per cento del totale. Sempre più presenti nella formazione professionale, di cui rappresentano ormai il 20 per cento degli studenti. Motivata spesso dall'esigenza di trovare un lavoro visto che sono proprio le scuole come l'Enaip a garantire oggi gli sbocchi più rapidi. Di converso, si segnala che nelle altre scuole superiori i figli degli immigrati rappresentano ancora un numero limitato: il 7,36 per cento del totale, seppure in lento aumento sugli anni precedenti. Sta di fatto che solo nell'anno scolastico 2002/2003 bidelli ed assistenti scolastici, tra l'altro in aumento di 80 unità in due anni, per un totale di 2.078 persone, dovevano allineare nelle classi in totale solo 60.507 banchi, contro - come si diceva - gli oltre 69 mila di oggi.

Una rincorsa che però non tocca chi sta dall'altra parte della barricata, o per dirla alla latina, si erge ex cathedra, i docenti: saranno 6.869. In calo rispetto all'anno scorso e anche rispetto a due anni fa. Ma, rassicurano dall'assessorato all'Istruzione, ciò è dovuto solo al fatto che sono diminuiti gli esoneri e le assegnazioni provvisorie. I docenti di ruolo, in effetti, sono rimasti pressoché stabili. Pronti, anche loro, ad una nuova annata di compiti, da correggere.













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