Vetri speciali: al via l’attività dal 2017 nell’ex Whirlpool

Presentato da Olivi il piano di subentro della nuova azienda Saranno assunti subito in 150 e altri 100 entro il 2019



TRENTO. Comincia a prendere forma il futuro di quella che era l’ex area Whirlpool di Spini di Gardolo e che, a partire dal 2017, diventerà la sede della Vetri speciali spa, multinazionale americana leader nella produzione di bottiglie e vasi di vetro, che subentrerà nel sito di complessivi 140.000 metri quadrati di proprietà pubblica. E’ stato, infatti, siglato ieri un protocollo d’intesa tra la Provincia, il Comune di Trento, la società Trentino sviluppo spa, i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil e l’ad, Giorgio Mazzer, della Vetri speciali. L’accordo prevede l’avvio della produzione della nuova azienda entro l’inizio del 2017, con l’assunzione iniziale di 150 persone, che a regime, nel 2019, saliranno a 250 unità e un anticipo di occupazione di 30 persone già a fine del 2015, in un compendio di 3.000 metri quadrati ricavati per attività complementari. Tra i 250 nuovi assunti saranno compresi anche gli ex dipendenti della Whirlpool, in base alle specifiche formazioni per l’idoneità alla nuova attività. La Vetri speciali spa s’impegna a effettuare investimenti, nell’arco dei trent’anni, per 42,2 milioni, di cui 27,7 in macchinari e impianti, nei sette anni successivi all’avvio dell’attività, e a pagare un canone d’affitto di 30.000 euro l’anno, affiancato all’impegno di spesa di 300.000 euro per la manutenzione dell’immobile.

A spiegare dettagli e peculiarità del progetto è stato il vicepresidente della Provincia e assessore allo sviluppo economico, Alessandro Olivi, che ha sottolineato la novità di un modello di riconversione industriale che prevede un sorta di permuta tra la parte pubblica e l’azienda, con una concessione di usufrutto trentennale dell’immobile in cambio di un impegno per investimenti produttivi e occupazione. «Sono passati due anni dalla firma che prendeva dolorosamente atto della chiusura della Whirlpool - ha spiegato Olivi - ma che fissava anche le coordinate per un impegno di reindustrializzazione dell’area. Oggi si danno delle gambe a quel progetto. Il valore di questo protocollo è che fissa impegni reciproci con tempi chiari. Di fronte a un treno che passa, anche l’ente pubblico cambia passo e abbiamo lavorato bene con il Comune di Trento che ha la competenza urbanistica». «La nuova strategia della Provincia - ha concluso l’assessore - dimostra la validità dell’offerta di condizioni vantaggiose a aziende che vogliono investire e garantire occupazione e del metodo di lavoro condiviso da tutti gli attori coinvolti: istituzioni, parti sociali e aziende. Il protocollo di oggi segna un'altra piccola svolta, quella di provare a dimostrare che l'efficienza della pubblica amministrazione, unita alla cooperazione fra istituzioni pubbliche e parti sociali, è per il Trentino un fattore di competitività. Il protocollo siglato è soprattutto la testimonianza di un metodo di lavoro». E Giorgio Mazzer, ad della Vetri speciali, ha aggiunto che a far decidere l’azienda ad investire in Trentino anziché in Veneto, come inizialmente programmato, è stato - accanto al pacchetto di misure previste dalla Provincia, con la possibilità di destinare più risorse agli impianti tecnologici e meno all'immobile - anche l’impegno a poter avviare l’attività in tempi rapidi.

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