Vendemmia, è anticipo record

Si parte già tra un mese per la raccolta dell'uva: prima che in Sicilia


Carlo Bridi


TRENTO. Quest'anno la vendemmia inizierà prima in Trentino che in Sicilia. Un anticipo record che azzera addirittura quello del 2007 che aveva visto l'inizio della vendemmia delle uve bianche base spumante al 13 agosto. L'anticipo sullo scorso anno è di ben venti giorni: quest'anno, infatti, si inizierà la vendemmia fra l'otto ed il dieci agosto.

Non si tratta di stime, ma di previsioni ufficiali, come conferma Luca Rigotti, presidente di Nosio, la società del gruppo Mezzacorona: «E' questa un'annata veramente eccezionale, in quanto la qualità è allo stato attuale ottima sia per le uve bianche che per quelle a bacca rossa. Certo, questa qualità non viene per caso, è il frutto di un impegno dei nostri soci che fin dalla potatura invernale al momento della vendemmia sono sempre protesi verso una produzione di alta qualità», prosegue Rigotti.

Dopo un articolato lavoro di spollonatura, di defogliazione e di raddrizzamento dei grappoli fatta nei mesi scorsi, in questi giorni, si è iniziata infatti la pratica del dirado e del taglio di tutte le punte dei grappoli delle varietà rosse Teroldego in testa. «E' questa una pratica che punta a migliorare la qualità ed a contenere la produzione entro i limiti della Doc. Nonostante sia possibile una tolleranza del 20% sulla stessa», sottolinea Rigotti, «noi non accettiamo come cantina una produzione superiore a quella prevista dai regolamenti della Denominazione di origine controllata».

A Rigotti fa eco il responsabile del servizio di consulenza tecnica del Gruppo Mezzacorona, Mauro Varner: «Quella che si sta prospettando è veramente un'annata positiva, la leggera siccità che ha colpito le viti a maggio ha creato un equilibrio vegetativo che ora è molto importante per una maturazione ottimale delle uve siano a bacca rossa che a bacca bianca». Anche dal punto di vista sanitario la stagione è stata favorevole e non si riscontrano particolari attacchi ne di peronospora ne di oidio.

Certo, il grande lavoro dei viticoltori nella coltivazione dei vigneti è fondamentale. Antonio Patton, tecnico della Centro di Trasferimento Tecnologico della Fondazione Mach fa un'analisi molto ottimistica della situazione dal punto di vista sanitario delle viti: «Contrariamente allo scorso anno, quest'anno abbiamo avuti pochi attacchi di oidio, e solo dopo la fioritura, mentre per la peronospora si sono avute molto meno infezioni dello scorso anno, ora le viti si presentano molto bene».

Per quanto riguarda i tempi dell'inizio della vendemmia la valutazione di Patton è diversa da quella di Mezzacorona. Se a maggio l'anticipo su una stagione normale in fondo valle era di 15- 20 gg, ora si è ridotta ad otto-dieci giorni. «In alta valle di Cembra siamo in campana con la media degli altri anni perché la fioritura si è verificata ai primi di giugno con le piogge che ne hanno ritardato lo sviluppo. Cosa che peraltro fa piacere perché una vendemmia più tardiva assicura aromi migliori», conclude Patton Ed il mercato? Secondo Rigotti l'estero sta andando molto bene: «Abbiamo buone soddisfazioni anche perché proponiamo dei prodotti di ottima qualità, mentre per il mercato interno si fatica sempre molto».













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