PERGINE . L’Avis Pergine insieme a Trentino Emergenza e l’Elisoccorso ha proposta l’altra sera l’interessante iniziativa “La risposta della comunità: Salva la Vita”. Tutto era centrato sul “come intervenire” quando si è di fronte ad emergenza tipo “arresto cardiaco” e uso del defibrillatore. Con il presidente Mauro Fruet (e il collega dell’Avis Sant’Orsola, Marcellino Paoli) due esperti: Stefania Armani (medico anestesista rianimatore in servizio all’Elisoccorso Trento) e Alberto Cucino (medico in formazione e ricercatore). Serata informativa dunque per intervenire tra il momento dell’evento di emergenza e l’arrivo dei soccorritori. In sostanza, conoscenza di come e cosa rispondere alle domande dell’operatore all’altro capo del telefono (chiamare il 112). A spiegare il tutto, Stefania Armani: come funziona l’elisoccorso, composizione dell’equipaggio, sinergie esistenti. Ma anche seguire le istruzioni dettate per telefono ricordando che “L’operatore, ha detto, è formato per guidarvi nelle azioni da compiere, che sono poche e semplici e possono salvare una vita o quanto meno agire in modo da “preparare” la persona al centro dell’evento di emergenza, in attesa dei soccorsi”. Poi, Alberto Cucino, utilizzando un manichino, ha dato dimostrazione di come agire facendo poi provare i volontari. Alla serata ha partecipato anche Massimo Dorigoni, il perginese autore del libro “Montagne senza vette” venduto finanziare l’acquisto di defibrillatori che saranno a disposizione nei rifugi. Ha parlato di una raccolta di oltre 12.000 euro che serviranno per acquistare 12 defibrillatori per altrettanti rifugi e tra questi anche il Rifugio Sette Selle Sat in valle dei Mòcheni. Nel contempo saranno formati anche i gestori dei rifugi sempre nell’ottica di migliorare il primo soccorso. (r.g.)