Ucraina, oggi Trento scende in piazza per la pace
Manifestazione alle 17 in Piazza Dante promossa dal Forumpace. E la fontana del Nettuno si illumina dei colori della bandiera ucraina
TRENTO. Il Forumpace, aderendo all’appello nazionale di Rete Italiana Pace e Disarmo, invita la popolazione trentina a partecipare alla mobilitazione prevista per questo pomeriggio, sabato 26 febbraio in tutta Italia e a Trento in Piazza Dante alle 17. Aderiscono, tra gli altri, Cgil Cisl e Uil, Acli, Arci, Udu e UniTin, Rete degli studenti medi, Pd, Futura, Sinistra Italiana, Europa Verde, Cnca.
“La maggiore sfida dei prossimi decenni consisterà nell’immaginare, progettare e implementare le condizioni che permettano di ridurre il ricorso alla forza e alla violenza di massa fino alla completa disapplicazione di questi metodi. La guerra, come le malattie letali, deve essere prevenuta e curata”: era il 2015 quando Gino Strada ha pronunciato questo discorso, valido oggi come allora”, si legge nell'appello.
"Nell’osservare l’escalation che ha portato all’invasione russa dell’Ucraina appare ancora una volta chiaro come questa guerra – come ogni guerra – poteva e doveva essere evitata. Dalla forza del dialogo, dalla costruzione paziente di ponti, da comunità capaci di essere – ciascuna nel proprio territorio – sentinella e presidio, pungolo per una politica troppe volte distratta, nodo per una rete che troppe volte si è sfilacciata.
Esprimiamo la massima solidarietà alle popolazioni coinvolte e sosteniamo tutti gli sforzi della società civile pacifista in Ucraina e Russia per arrivare ad una cessazione immediata delle ostilità e poi intraprendere una strada di vera Pace e riconciliazione.
Ma rilanciamo: l’emergenza – per una volta – è tale. Sta alle nostre comunità, alla politica locale, provinciale, nazionale ed europea dare concretezza alla solidarietà e scorgere, in questi momenti così tragici, gli elementi di un mutualismo che è necessario, che è l’unica via per lottare contro le ingiustizie: apriamo canali umanitari, corridoi e reti di accoglienza. Facciamolo in modo consapevole e collettivo, riconosciamo nell’istinto ad accogliere in questo momento così grave la regola d’oro da applicare di fronte ad ogni disuguaglianza economica, sociale o culturale, nel mondo come a casa nostra.
Il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili, per questo motivo chiediamo alla Provincia Autonoma di Trento di attivare tutti i canali possibili per aprire subito corridoi umanitari con il Trentino e ai nostri Comuni di dare immediata disponibilità all’accoglienza di queste persone.
Crediamo, purtroppo, che quello di sabato 26 non sarà l’unico momento di piazza contro questa sciagurata guerra, proponiamo di pensare a degli appuntamenti fissi, un'assemblea permanente con momenti di confronto capaci di andare oltre sterili dichiarazioni di intenti per trovare anche qui da noi reali momenti di condivisione”.
A Trento, in solidarietà al popolo ucraino e per chiedere la pace, il Comune ha deciso di illuminare da ieri sera la fontana del Nettuno di giallo e azzurro, i colori della bandiera ucraina: “Treto è vicina al popolo ucraino e dice no a ogni guerra”.