Truffe agli anziani, quattro arresti

Operazione dei carabinieri di Cles e di Peschiera: vendevano materassi a prezzi esorbitanti



TRENTO. Sgominata dai Carabinieri della Compagnia di Cles e di Peschiera del Garda una banda di malviventi che si sono resi responsabili di numerose truffe ai danni di anziani in varie città del nord Italia. In carcere sono finiti quattro pregiudicati dopo due anni di indagini, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata. Gli indagati, secondo quanto accertato dall’Arma, hanno operato nelle provincie di Verona, Vicenza, Venezia, Cremona, Mantova, Bergamo, Trento, Lodi, Padova, Bolzano, Milano, Pordenone, Brescia e Bolzano.

Contattavano le vittime, spesso ultraottantenni, con lo scopo di verificare la salubrità dei materassi e facevano loro credere che i giacigli erano pieni di batteri o muffe tali da provocare gravi malattie, che potevano provocare anche la morte. Non di rado intimidivano le loro vittime con atteggiamenti aggressivi e violenti, tali da obbligare le vittime ad acquistare non solo i materassi, ma l’intero arredamento della camera da letto, a prezzi esorbitanti, oltre i 3.000 euro per un paio di materassi, sino a 9.000 euro per mobili del valore commerciale di circa 600 euro. L’operazione ha portato al sequestro di oltre 500 materassi e un capannone per un valore complessivo di oltre 500.000 euro.

A finire in manette nel corso dell’operazione condotta dai carabinieri per le truffe ai danni di anziani sono stati quattro uomini residenti nel veronese. Si tratta di Salvatore Commendatore, 62 anni, Alfio Nigro, 36 anni, entrambi residenti a Castelnuovo del Garda, di origini catanesi e condotti in carcere, Francesco Lopardo, 58 anni, residente a Peschiera del Garda, di origine salernitana, e Alfredo Nigro, 61 anni, residente a Castelnuovo del Garda e di origine catanese, questi ultimi due ai domiciliari.

L’indagine, a quanto spiegano i carabinieri di Cles, in Trentino, erano partite da una serie di denunce risalenti al 2007 e 2008 e i militari invitano chi non avesse ancora sporto denuncia a farlo adesso. A quanto emerso dalle indagini, i materassi in questione avrebbero il marchio “Personalflex”, di una fabbrica con sede a Castelnuovo del Garda, con titolare Commendatore, uno degli arrestati.













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