Trento: un intero inverno con l'aria pulita
Per il terzo anno consecutivo le polveri sottili sono state contenute
TRENTO. Qualità dell'aria buona anche d'inverno, pur con qualche sforatura di troppo nel brevissimo periodo. Di buono c'è che il calo delle polveri nel periodo invernale (quel più delicato da questo punto di vista) costituisce un trend degli ultimi tre anni. «Non c'è una sola motivazione per questo miglioramento - ha spiegato ieri l'assessore Alberto Pacher - ma una serie di modifiche anche strutturali tra le cause scatenanti le Pm10. Tra queste il rinnovamento continuo del parco macchine che di fatto vede circolare mezzi sempre più moderni e quindi dotati di dispositivi più ecologici, ma anche il miglioramento della politica energetica». Una parte non secondaria la svolge anche il clima. L'abbondante piovosità anche di quest'inverno ha tenuto abbastanza pulita. In via generale le zone che hanno dimostrato sensibili miglioramenti nel tempo sono stati Trento, Rovereto e Borgo. Solo la piana Rotaliana ha descritto un peggioramento. Per quanto riguarda gli sforamenti giornalieri (cioè singoli momenti in cui le centraline segnalano la presenza di polveri sottili sopra la norma) c'è invece stato un leggero peggioramento negli ultimi anni. Curiosamente anche a Rovereto, dove per la prima volta sono state introdotte misure più restrittive rispetto agli anni precedenti. Il maggiore indiziato è il clima: questi picchi infatti dipendono in buona parte dalla situazione atmosferica, quando si creano cappe che non permettono alle sostanze inquinanti di disperdersi. Va bene invece sul fronte degli ossidi d'azoto, ma qui già da tempo non ci sono situazioni di allarme o preoccupazione. L'unico punto debole è via Bolzano dove sulla sede stradale i limiti non vengono mai rispettati anche se poi si disperdono rapidamente già a bordo strada. Una nota positiva arriva sulle rivelazioni dell'inverno appena passato: l'ossido di azoto ha calato la sua presenza del 35 per cento.
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