Trento, squadre antidegrado nelle zone «calde»
Dalla Provincia 900 mila euro per due anni. In azione 10 vigili urbani coordinati da un ispettore e 2 agenti di Pg
TRENTO. Unità antidegrado nel comune di Trento per dare una concreta risposta ai bisogni di sicurezza, lotta al degrado, promozione della civile convivenza. Bisogni che i cittadini esprimono in maniera sempre più forte. Un'iniziativa che in futuro, se necessario, potrebbe essere estesa anche in altre realtà municipali. Questo l'oggetto della decisione assunta ieri dalla fiunta provinciale, su proposta dell'assessore agli enti locali, Carlo Daldoss, che impegna la Provincia a sostenere, anche finanziariamente, un progetto sperimentale, di durata triennale, che coinvolgerà tanto gli agenti di polizia locale quanto quelli di polizia giudiziaria. Il finanziamento provinciale concesso al Comune sarà di euro 901.018 per i primi due anni, che diventeranno in tutto 1.306.197 se il progetto verrà esteso anche al terzo anno.
Il progetto prevede che l'unità operativa antidegrado sia composta da dieci agenti di polizia locale, coordinati da un responsabile-ispettore. È previsto inoltre un rafforzamento di ulteriori due unità di agenti di polizia locale del nucleo di polizia giudiziaria, per le attività di supporto. Il progetto di istituzione di un'unità antidegrado presso il corpo intercomunale di polizia locale Trento-Monte Bondone punta ad assicurare una presenza costante in alcune zone circoscritte del comune di Trento da parte di pattuglie di agenti di polizia locale in grado di intervenire in maniera determinante su quei comportamenti che, seppur non sfociando necessariamente in illeciti di natura penale, influiscono in maniera negativa sulla percezione della sicurezza, e sul degrado generale e sulla qualità della civile convivenza.
Prima dell'approvazione definitiva del provvedimento da parte della giunta provinciale dovrà essere acquisito il parere del Consiglio delle autonomie locali. «Il progetto proposto dal Comune di Trento, e che la Provincia ha deciso di appoggiare - spiega Daldoss - punta innanzitutto alla prevenzione del degrado e alla percezione che i cittadini hanno della propria sicurezza. Negli ultimi anni il Comune ha investito molto su interventi di riqualificazione urbana, anch'essi sostenuti con convinzione dalla Provincia autonoma, recuperando e valorizzando spazi pubblici e accrescendo in generale la vivibilità della città. Ma questi interventi, pur importanti, non sono sufficienti. Dobbiamo quindi sforzarci di sperimentare strade nuove, nuovi modelli di intervento per far sì che tutti si sentano realmente sicuri quando vivono la città e liberi di utilizzarne i diversi spazi, in particolare quelli percepiti come meno 'accessibilì, senza disagio né timore. Il senso di questa esperienza pilota, che potrebbe essere in futuro estesa ad altri contesti, se necessario, è questo».