Trento Rise, si chiude Arrivano i liquidatori
L’assemblea dei soci ha approvato lo scioglimento dell’associazione. Al suo posto un nuovo hub: stop ricerca, si occuperà di innovazione e trasferimento tecnologico
TRENTO. Come annunciato, arriva la parola fine sulla storia del consorzio Trento Rise, travolto negli anni dalle critiche politiche, dalle polemiche interne, i dubbi Ue sui contratti precommerciali e soprattutto le inchieste sulle super-consulenze alla Deloitte.
In attuazione a quanto condiviso ed indicato dalla giunta provinciale, l'assemblea dei soci di Trento Rise ieri ha nominato i due commissari liquidatori che avranno il compito di avviare quanto prima il processo di trasferimento ad un nuovo soggetto, che non si occuperà più di ricerca ma di innovazione e trasferimento tecnologico: il nuovo hub per l’innovazione sarà competente in materia di attrazione di fondi e trasferimento tecnologico, delle attività dell'associazione Trento Rise ritenute coerenti con la proposta tecnica predisposta dal gruppo di lavoro congiunto composto da Università, Fondazione Edmund Mach, Fbk e Trentino Sviluppo, coordinato dalla Provincia.
L'obiettivo principale della nuova mission che la giunta provinciale intende dare al nuovo soggetto è quello di trasferire i risultati della ricerca e dell'innovazione verso il mercato e il tessuto sociale ed imprenditoriale trentino: la nuova Trento Rise (che però avrà un nome diverso, proprio per segnare la discontinuità con il vecchio consorzio dell’Ict) si dovrà occupare di avere rapporti con le imprese e con il mondo della produzione e di capire quali sono le ricerche più utili alle aziende.
Nel breve periodo - spiega la giunta in un comunicato - Trento Rise dovrà evolvere e configurarsi come nuovo soggetto, anello di congiunzione fra ricerca, società e tessuto imprenditoriale, non più orientata solo all'informatica.
Nell'ambito di questo percorso, l'assemblea dei soci ieri ha quindi approvato di procedere allo scioglimento dell'associazione, nominando contestualmente due liquidatori, il dottor Alberto Bombardelli e l'avvocato Giacomo Bernardi.
I liquidatori avranno il compito principale di definire e procedere al trasferimento, a favore del nuovo hub per l'innovazione trentina, delle attività rientranti nel perimetro d'azione delineato dal documento tecnico, predisposto dal gruppo di lavoro congiunto fra Università di Trento, Fondazione Mach, Fondazione Kessler e Trentino Sviluppo e coordinato dalla Provincia, nonché di procedere alla liquidazione delle attività residue che esulano dalle nuove linee di lavoro prospettate.
Un mese fa l’assemblea dei soci aveva chiesto al professor Aronne Armanini di restare alla presidenza del consorzio per traghettarlo verso il nuovo soggetto.
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