Trento, parcheggi più cari nelle ore di punta
Il nuovo piano del traffico prevede una sorta di "tassa sull'auto" associata a un sistema di mobilità alternativa hi-tech con il metrò sull'asse nord-sud, i tapis roulant da Piedicastello al centro e la cremagliera per Mesiano
TRENTO. Sosta più cara nelle ore di punta. Per scoraggiare il traffico a motore Palazzo Thun userà il metodo del bastone e della carota. Dove la carota sono il metrò superveloce sull’asse nord-sud, i tapis roulant da Piedicastello al centro, la cremagliera per Mesiano e altre soluzioni di mobilità alternativa hi-tech. Il bastone sono i costi per chi parcheggia: una sorta di tassa sull’auto.
Una strategia prevista dal piano urbano della mobilità (Pum), che martedì prossimo sarà presentato in consiglio comunale. Nella parte dedicata alla sosta, si precisa che l’obiettivo di migliorare le condizioni ambientali e di vivibilità urbana verrà perseguito “anche mediante un’adeguata politica tariffaria”. Il che si tradurrà in una differenziazione zona per zona, con maggiori costi nelle aree vicine al centro e nei parcheggi su strada rispetto a quelli in strutture come l’autosilo, ma anche nell’introduzione di tariffe più alte nelle ore di punta. L’ipotesi è di prevedere un rincaro nelle fasce 10-12.30 e 17.30-19.30, in modo da distribuire in modo più uniforme la domanda di parcheggio da parte degli utenti definiti “occasionali”.
Filosofia pedonale. Il Pum ha come scopo dichiarato quello di favorire un concetto di città sempre più a misura di pedoni e ciclisti, fermando le auto nei parcheggi di attestamento e potenziando il trasporto pubblico urbano con soluzioni di avanguardia e ad alta frequenza. Un auspicio che viene tradotto in numeri: il traguardo è un aumento della mobilità ciclabile dal 7,5% al 12% e una diminuzione del traffico automobilistico sulla viabilità principale del 5% entro il 2013, del 20% entro il 2018 e del 30% entro il 2028 (ma per la viabilità secondaria l’asticella sale al 60%).
Calano le emissioni. Tra gli effetti attesi c’è una progressiva diminuzione dell’inquinamento atmosferico, proporzionale alla riduzione del traffico (da 61.320 tonnellate l’anno di Co2 del 2010 a 33.726 del 2028), e un risparmio di carburante (da 2,6 miliardi l’anno del 2013 a 9,5 del 2028).
Piazza Venezia senz’auto. Entrando nel dettaglio, il Comune ha ipotizzato di pedonalizzare largo Porta Nuova con l’interramento della viabilità principale, in modo da consentire l’accesso al parco, all’università e alla stazione del futuro collegamento con Mesiano e Povo direttamente dalla Ztl, la zona a traffico limitato.
Tapis roulant e funicolare. Ma nella Trento che verrà i pedoni non dovranno soltanto camminare, potranno anche farsi trasportare tramite itinerari che saranno loro dedicati. Sono tre gli interventi di “pedonalità assistita” previsti dal piano. Tutti futuribili: il tapis roulant che ci porterà da Piedicastello (dove è previsto un parcheggio da 3 mila posti contestato dal quartiere) al centro storico, la funicolare a cremagliera che da piazza Venezia permetterà agli studenti di accedere al polo universitario di Mesiano e Povo e la funivia di collegamento diretto con il Monte Bondone (un’ipotesi a lungo termine che molti ritengono destinata a rimanere nel libro dei sogni).
Ztl più ampia. In chiave di limitazione dell’accesso automobilistico, va anche il progetto di estendere la zona a traffico limitato all’intera area centrale storica, andando a comprendere anche l’“uncino” di via Calepina, quello di via Prati, piazza Santa Maria, piazza Mostra, via Alfieri, parte di via Vannetti e di via Gazzoletti.
Tariffa per le merci. Nella Ztl ci saranno limitazioni anche per i veicoli che trasportano merci ai negozi. In questa direzione va la previsione di un sistema di controllo efficace (tramite “varchi elettronici”) che favorisca l’ingresso di mezzi a basso impatto, restringendo la circolazione a fasce orarie limitate per gli altri. Tra le ipotesi anche l’introduzione di una tariffa, che però - si precisa - va valutata attentamente per scongiurare eventuali aumenti dei prezzi di vendita al dettaglio.
Il «park and ride». Attorno alla città sorgeranno una serie di parcheggi d’interscambio, mirati a favorire il passaggio dall’auto al mezzo pubblico e alla bicicletta o allo spostamento a piedi. Questi verranno creati in una dozzina di punti strategici della cintura urbana, come alla partenza del metró di superficie, allo svincolo autostradale sud o alla stazione di Villazzano.
Parcheggi pertinenziali. Un posto importante occupano poi i parcheggi pertinenziali, cioè a disposizione dei residenti in una determinata zona, come quello già realizzato in corso Buonarroti. Il Comune non ha ritenuto necessario un’individuazione puntuale, favorendo la presentazione di progetti da parte di cooperative di privati (poi valutati caso per caso).
Navetta per Trento nord. A breve termine il piano prevede l’istituzione di un collegamento diretto tra il centro e il polo commerciale di Trento Nord attraverso un bus navetta che vada a colmare gli intervalli di tempo attualmente non serviti. I mezzi pubblici godranno di corsie preferenziali in tutta la città