Trento, blocca con le tenaglie la linguadella moglie: americano a processo
Anni di maltrattamenti, molestie e violenze fisiche subite dalla giovane donna sono stati ricostruiti in aula. Tra gli episodi raccapriccianti quello in cui l'uomo, accusato tra il resto di lesioni e violenza privata, minacciò di strapparle la lingua infilandole in bocca delle tenaglie
TRENTO. Una vita d’inferno. Non ci sono altri modi per definire gli anni che una giovane ha trascorso assieme al marito americano.
Anni di maltrattamenti sia verbali che fisici che non hanno risparmiato la bambina della coppia. Tutte le angherie subite sono diventate un lungo capo d’imputazione con il quale l’uomo è stato accusato di maltrattamenti, lesioni, violenza privata, molestie e anche ingiurie.
Il racconto della ragazza è lungo e pieno di episodi (15 quelli che vengono contestati) alcuni dei quali non saranno giudicati in quanto coperti dall’indulto. Un rapporto quello della coppia nato male. Sin dall’inizio, in base al racconto della vittima, ci sarebbero stati atteggiamenti di incontrollata gelosia con scenate e percosse che sono avvenute anche durante il periodo della gravidanza tanto che la ragazza a volte avrebbe cercato rifugio a casa di amici o parenti. Ci sono in particolare degli episodi che fanno rabbrividire.
Come quando, racconta la giovane, l’uomo le avrebbe stretto con le mani il collo smettendo solo quando lei, non riuscendo a respirare, stava diventando cianotica. Qualche giorno dopo, nel corso di una discussione alla presenza della bimba, lui l’avrebbe colpita con pugni alla testa e al petto. Poi le avrebbe aperto la bocca e con delle tenaglie le avrebbe afferrato la lingua minacciando di tagliarla.
L’uomo avrebbe avuto anche una condotta pericolosa durante un viaggio in auto spingendo sull’acceleratore e poi frenando bruscamente all’improvviso. E tutto questo continuando ad aggredire sua moglie. Le angherie sono proseguite ancora e una volta, dopo averla insultata pesantemente e lungamente, lui le ha strappato una ciocca di capelli e le ha sputato in faccia arrivando anche a minacciare di commettere delle stragi.
C’è poi l’aspetto, che forse appare secondario, della molestie visto che lui arrivava a fare, alla moglie e ai parenti di lei anche 70-80 telefonate al giorno. Di tutto questo si è discusso, ascoltando i testi, in aula. Il processo si celebra a Trento perché qui la coppia a lungamente convissuto e qui sono stati registrati gli episodi più gravi. L’udienza è stata rinviata al 28 giugno prossimo e in quella data probabilmente il giudice prenderà la sua decisione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA