Trento: Bioweek, nel nome delle foreste

Al Museo di scienze appuntamenti culturali per esperti ma anche iniziative per famiglie



TRENTO. Bioweek, atto terzo. Torna al Museo di Scienze dal 19 al 22 maggio la rassegna dedicata alla vita e alla scienza che la studia. In calendario proposte per i cultori della scienza, esperti, famiglie e cittadini curiosi, come ad esempio le attività al Bosco della città di San Rocco, previste per domenica.
Nell'anno internazionale delle foreste, la Bioweek si arricchisce della collaborazione del Dipartimento Risorse forestali e montane della Provincia, che promuove anche interventi forestali in cooperazione internazionale. «L'interesse del Museo per queste tematiche - ha ricordato ieri mattina alla conferenza di presentazione Michele Lanzinger, direttore del Museo - nasce dal coinvolgimento in attività di ricerca e conservazione delle foreste in ambito locale e alpino e dalla nostra presenza in ambito tropicale». Come nelle precedenti edizioni l'intento dichiarato è creare occasioni di dialogo fra ricercatori, amministratori e cittadini sull'uso sostenibile delle risorse naturali.
Si parte domani pomeriggio con un convegno scientifico "La sostenibilità nella gestione delle risorse forestali" (15.30-18.30). Ma domani sera si apre anche al pubblico meno esperto, con la conferenza-spettacolo "Che fatica sopravvivere - Dai deserti alle foreste è dura anche per i predatori" (ore 20.45). Il comico Antonio Ornano è famoso per il suo personaggio del biologo che adora i predatori a "Zelig". Insieme al naturalista e divulgatore Francesco Tomasinelli esaminerà alcuni casi di prede e predatori, paragonando le loro lotte per la vita alle diversamente placide esistenze degli animali domestici. L'iniziativa - raccomandano dal Museo - per i temi trattati, è adatta a un pubblico di adulti.
Venerdì sera si potranno ascoltare le "Voci dalla foresta", attraverso interventi e testimonianze dei responsabili di alcuni dei progetti di cooperazione internazionale volta alla sostenibilità, finanziati con il bando "Verso una Provincia ad emissioni zero". Ci sarà anche la testimonianza di Fortunata Msoffe, direttrice del Parco Nazionale dei Monti Udzungwa, in Tanzania. La serata sarà arricchita dalla proiezione di filmati "in musica" e di immagini di foreste "di fragile bellezza ed enorme importanza per l'umanità", come accattivante- recita il programma.
Poi ci saranno due seminari scientifici, uno sulla green economy e il secondo sulla biodiversità come fattore di sviluppo. Nelle intenzioni dei promotori sarebbero il primo passo versa una "piattaforma multisettoriale, multidisciplinare e multilivello, idonea a movimentare elaborazione di pensiero e attivazione concreta di prassi socialmente ed economicamente innovative". La definizione prosegue con altrettante parole, intricandosi. Chissà.
Farà senz'altro discutere invece, sabato sera, l'"Aperitivo sostenibile, La foresta nel bicchiere", un momento conviviale (si suppone), dove gli esperti proporranno come soluzione alternativa alla nostra insostenibile dieta gli insetti e le alghe. Peccato non si sia invece previsto di parlare di mercato del legname, produzione di alluminio, soia e olio di palma, risorse delle quali si depredano le foreste e gli ecosistemi del mondo, per portare nelle nostre case centinaia di prodotti. (m.d.t.)

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