Trento, “Autumnus” fa centro con 18.000 visitatori
Grande successo anche per i 73 laboratori, che hanno visto la partecipazione di 1.897 persone
TRENTO. Oltre 18.000 visitatori, quasi 2.000 partecipazioni ai laboratori, una città viva e partecipativa per tutti i tre giorni di evento. 41 produttori, 26 tra fondazioni ed istituti di tutela, più di 100 volontari. E ciliegina sulla torta, l’adesione di 5 chef stellati e dei migliori sommelier d’Italia degli ultimi tre anni.
Sono questi alcuni dei numeri della prima edizione di Autumnus città di Trento - i frutti della terra, l’evento organizzato dalla ProLoco di Trento che ha subito dimostrato di saper entusiasmare ed appassionare. La tre giorni si è conclusa domenica 26 settembre con “Stelle al Castello”, la cena stellata nella splendida cornice del Castello del Buonconsiglio. Un unicum a livello provinciale, durante la quale i partecipanti hanno potuto assaggiare piatti inediti e degustare bollicine, scegliendo tra tutte le 58 case spumantistiche del TrentoDoc. Nelle 40 ore di apertura degli stand espositivi, l’affluenza è sempre stata ricca.
Partecipati gli appuntamenti scientifici, molti dei quali registravano il tutto esaurito già nei giorni precedenti. Come dice il presidente della ProLoco Trento Centro, Marco Lazzeri: “Nello specifico, sono stati 73 gli eventi di approfondimento che hanno visto la partecipazione di 1.897 persone suddivise tra: laboratori per i più piccini (396 bambini); approfondimenti scientifici (940 persone); show cooking (126 persone); degustazioni (435 persone). Numeri che ci fanno considerare raggiunto il nostro obiettivo di dare risalto alle eccellenze del Trentino. Una terra in grado di produrne di uniche e forse capace questa volta anche di farle conoscere raccontandole. Si è rivelata vincente anche la scelta di tenere Autumnus nel pieno centro di Trento, città di festival dal sapore internazionale. Gli ospiti hanno passeggiato tra via Belenzani dove si trovavano gli espositori, palazzo Geremia e piazza del Duomo con il suo pavillon e la cloud per la parte scientifica e degustativa, piazza d’Arogno per i laboratori del pane assieme a palazzo Roccabruna ed il teatro Sociale, insieme al Cuminetti, per i convegni e gli spettacoli, godendo non solo di profumi e sapori ma anche delle bellezze architettoniche della città. Trattandosi di una prima edizione, siamo convinti che si possano migliorare molte cose, introdurne di diverse ed affinarne altre.Per questo siamo aperti ed anzi auspichiamo un dialogo, di modo da poter programmare con cura il prossimo appuntamento con Autumnus 2022. Ci piacerebbe, per esempio, coinvolgere zone della città ricche di potenzialità ma poco sfruttate, ma per fare questo serve necessariamente un confronto reale col Comune di Trento. Le persone da ringraziare per averci sostenuto ed aver creduto in Autumnus sarebbero davvero troppe, a partire dagli sponsor privati fino alla Provincia e Trentino Marketing. Lasciateci solo fare una menzione speciale per i tanti ed instancabili volontari che per giorni si sono prodigati per permetterci di rendere concreto questo nostro sogno”. C.L.