Trentino, aumentano soccorsi e denunce sulle piste da sci
Controlli della polizia efficaci: sempre più sciatori usano il casco e rispettano le regole
TRENTO. Se aumentano i controlli, aumentano anche le denunce penali ma calano - e questo è certamente un buon segno - gli sciatori che scendono lungo le piste trentine senza casco e che in generale non rispettano le regole che «governano» il mondo dello sci. La fotografia di quanto è accaduto nella stagione invernale che si sta chiudendo è stata fatta dalla polizia che grazie a 17 distaccamenti sciistici che vedono impegnati 67 agenti, copre gran parte del territorio provinciale.
Partiamo dal dato generale. Da novembre ad aprile i poliziotti sciatori hanno identificato 8.019 persone (la scorsa stagione furono 7.449) e sono stati fatti i 4.428 soccorsi (4.403 è il dato precedente). La maggior parte sono stati con gli sci, quelli con gli snowboard sono stati poco più di 800. Nel 75% dei casi le cause sono state accidentali e nel 13%, invece frutto di scontri. 191 i malori di cui 5 hanno avuto esiti mortali.
Le ore in cui si sono verificati più incidenti sono quelle in cui la stanchezza vince e gli sciatori commettono qualche disattenzione in più. E quindi nella tarda mattinata e nel tardo pomeriggio.
In crescita anche le violazioni penali che sono state, quest’anno 389 (contro 360) e la parte del leone spetta alle lesioni colpose seguite dall’omissione di soccorso e quindi dai furti.
In netto calo, invece, le violazioni amministrative che i sono quasi dimezzate passando dalle 959 alle 553 di questa stagione. In questo caso che una sorta di scusante per gli sciatori che arrivano da fuori provincia. In Trentino la legge provinciale richiede dei comportamenti che non si trovano in altre zone e quindi in molti ignorano cosa sia necessario fare per non incorrere nelle multe. Comunque la maggior parte delle sanzioni è legata a comportamenti che possono essere pericolosi come la velocità. In questa stagione che si sta concludendo sono state 194 le multe con un calo del 31.6%. Calo importante, si sono più che dimezzate, quello delle sanzioni per l’obbligo del casco per gli under 14 «segno questo - ha spiegato Ascione - che la gente sta iniziando a comprendere quanto sia importante e comunque che qui c’è questa regola che va rispettata». Crescita sensibilissima - ma è sempre così quando si parla di piccoli numeri - per le multe relative al divieto di percorrere a piedi le piste da sci. Si è passati dalle 3 del 2008-2009 per arrivare alle 26 di questa stagione con un incremento, quindi, del 766.7 per cento.
Quest’anno la polizia è stata impegnata in 17 distaccamenti: Alba di Canazei; Andalo; Campitello di Fassa; Canazei; Cavalese - Cermis; Folgaria; Lavarone; Madonna di Campiglio; Moena-Lusia- San Pellegrino; Pampeago; Pinzolo; Pozza di Fassa; Predazzo-Latemar; San Martino di Castrozza; Vigo di Fassa e Fedaia Marmolada.
Infine per avere un’idea di cosa sia la stagione sciistica trentina basti pensare che lo scorso anno sono stati oltre 75 milioni i passaggi sui 236 impianti di risalita