Trattativa con lo Stato: scende in campo Berlusconi
Ieri l'incontro dell'ex premier con il consigliere provinciale Giacomo Bezzi
TRENTO. Nella difficile trattativa finanziaria con lo Stato, la Provincia potrebbe trovare presto un alleato insperato e inatteso: Silvio Berlusconi. Ieri l’ex premier ha infatti ricevuto il consigliere provinciale di Forza Italia Giacomo Bezzi, che aveva invitato martedì scorso, quando gli telefonò a proposito della posizione da assumere sul ddl contro l’omofobia. E nell’oretta che i due hanno trascorso a tu per tu, da soli nel giardino della residenza di Arcore, Bezzi ha prima di tutto spiegato al suo leader i termini della difficile partita. Così: «Gli ho detto che il governo Renzi deve smetterla di prendere decisioni unilaterali sulle risorse dell’autonomia, in contrasto con il concetto di concertazione introdotto dall’Accordo di Milano del 2009, sottoscritto proprio dal governo Berlusconi. Silvio se ne ricordava bene, ha convenuto che queste forzature sono inaccettabili e mi ha assicurato che ne parlerà al più presto con Renzi, perché si tratta di una questione istituzionale che non riguarda solo la maggioranza di governo».
Altro punto di discussione, l’organizzazione di Forza Italia in Trentino-Alto Adige: e qui Bezzi ha lamentato quella che è l’ormai storica impostazione “bolzanocentrica” del partito avviata a suo tempo dalla deputata altoatesina Michaela Biancofiore (che peraltro ora non ha incarichi di responsabilità sul territorio) e ora incarnata dal coordinatore regionale Enrico Lillo, per Bezzi figura «debole». «Serve un maggiore protagonismo della parte trentina del partito», ha spiegato Bezzi a Berlusconi, chiedendo una maggiore rappresentanza trentina negli organismi dirigenti regionali, «anche perché i tre quarti dei voti sono trentini». Infine, tema invece a cavallo tra il livello istituzionale nazionale e quello di più stretto interesse locale, la posizione che dovrà assumere Forza Italia a breve, quando in Senato si aprirà la discussione sulla riforma elettorale già approvata dalla Camera. Come noto, la riforma prevede il mantenimento in Trentino-Alto Adige dei collegi uninominali per l’elezione della Camera: un’eccezione duramente contestata dal centrodestra locale, perché - questo il timore - potrebbe consentire all’alleanza Svp-centrosinitra di fare il pieno dei seggi. Proiezioni alla mano, Bezzi ha ottenuto da Berlusconi un impegno di pressing su Renzi anche su questo terreno.
L’ex premier ha poi promesso a Bezzi che verrà presto in Trentino, quando avrà riacquistato «la piena agibilità politica»: cioè quando avrà terminato di scontare l’affidamento ai servizi sociali. Un’esperienza che pure Berlusconi ha raccontato nei dettagli a Bezzi, definendola positiva, e trovando nel consigliere provinciale un interlocutore a sua volta esperto: «Da giovane sono stato obiettore di coscienza, aiutavo gli anziani non autosufficienti in casa di riposo ed è stata un’esperienza davvero formativa, che mi ha fatto diventare adulto». Per Bezzi, anche due omaggi: tre cravatte e, soprattutto, due posti in tribuna vip per lui e la figlia ieri sera allo stadio Meazza, per Milan-Chievo. Molto meglio delle cravatte, visto che Bezzi tifa rossonero.