Trasparenza, il difensore civico bacchetta Itea e Azienda sanitaria

Longo contesta una scarsa chiarezza sulle spese condominiali e poca informazione sui nuovi servizi sanitari telematici. Su Imis e Icef: «Vanno attualizzati per adeguarli a situazioni che evolvono»


di Daniele Peretti


TRENTO. Maggiore trasparenza per tutte le società parapubbliche, attualizzare le modalità di calcolo di Imis e Icef, chiedere all'amministrazione dell'Azienda Sanitaria un'informazione più incisiva specialmente per i nuovi servizi e all'Itea di rendere finalmente comprensibili a tutti i conteggi delle spese condominiali. Sono questi i punti cardine della relazione annuale presentata dal Difensore Civico Daniela Longo ieri mattina in Sala Aurora a Palazzo Trentini.

A fare gli onori di casa il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti, che si è allineato alle richieste dell'avvocato Longo preannunciando che la sua relazione sarà discussa il 12 e 13 luglio in consiglio. «Gli 886 casi trattati oltre a confermare lo stesso trend di due anni fa, sono anche una chiave di lettura della nostra società: la costante diminuzione dei fascicoli del settore urbanistico confermano la crisi di tutto il comparto dell'edilizia che non riesce a rilanciarsi». E come se fosse il classico nodo al fazzoletto per non dimenticare, Longo ha pubblicamente richiamato l'Itea ad una maggiore trasparenza delle spese comuni: «Ho impiegato quasi due giorni a capirle anche perché quello che viene indicato come totale in realtà non lo è, mentre altre voci di spesa vengono riportate in più capitoli. Sono convinta che se si capisce cosa si paga, si paga più volentieri. A questo proposito ho incontrato il nuovo presidente dell'Itea che si era impegnato ad affrontare il problema. Siccome nell'ultimo conteggio nulla è cambiato, adesso lo impegno pubblicamente con una sorta di nodo al fazzoletto, vedremo se si dimentica ancora».

Affondo anche per l'Azienda sanitaria, carente nell'informare gli utenti dei nuovi servizi: «A luglio dovrebbe essere operativa la prenotazione telematica delle visite specialistiche che il paziente potrà verificare con la Carta Servizi: una terza tessera oltre a quella verde e azzurra che però quasi tutti abbiamo buttato quando l'abbiamo ricevuta. Ma l'informazione dov'è?».

C’è poi il capitolo Imis e Icef, che - incalza il difensore civico - «devono essere attualizzate perché non è possibile che negli anni nulla sia cambiato»: «Non è realistico che si paghi un'Imis identica quando ci sono dei terreni certificati edificabili, ma che nella realtà non lo sono. Oppure altri che negli anni hanno dimezzato il loro valore». Il caso più eclatante è quello dell'Icef il cui calcolo non è attuale: «Non si considerano le maggiori spese che un padre separato affronta, così come quelle coppie di anziani che pagano per un coniuge la badante e per l'altro la retta della casa di riposo». Il Difensore Civico è anche Garante dei minori e il primo problema da risolvere è quello legato alle convenzioni che prima degli accorpamenti dei Comuni, che prima delle fusioni erano quasi tutti convenzionati, ma con i nuovi soggetti giuridici bisogna risottoscrivere le convenzioni: «Anche in questo caso il quadro generale è cambiato - ha concluso l’avvocato Longo - perché i casi sono in aumento proporzionalmente all’aumento delle separazioni. Poi ci sono i minori stranieri non accompagnati: una realtà che tramite Cinformi teniamo costantemente monitorata. E' bene ricordare anche che tutti i servizi, compresi i centri d'ascolto territoriale, sono gratuiti».

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