Tra Panizza e Pietracci “scoppia” la pace
Il socialista s’era detto in imbarazzo per doverlo votare. L’autonomista: così valorizzo Cesare Battisti
TRENTO. La “pace”, se mai ci fosse stata guerra, tra Alessandro Pietracci e Franco Panizza. Pace siglata nel nome di Cesare Battisti e dei pionieri del socialismo che Panizza giura non solo di “considerare” nella loro valenza politica, storica e sociale ma anche di voler valorizzare a pieno servendosi del Museo Storico. E proprio al Museo Storico condotto da Beppe Ferrandi si è posata una pietra miliare di questa valorizzazione, concordando con Rai Storia (il canale digitale di divulgazione) il percorso che porterà alla realizzazione del primo documentario di un pacchetto che forma una piattaforma di collaborazione basata su una produzione di docufilm dedicata al Trentino, alla Prima guerra mondiale, ai personaggi e alle testimonianze del ricco archivio locale. Il documentario su Cesare Battisti sarà pronto e diffuso a maggio. I responsabili di Rai Storia e quelli del Museo Storico hanno evidenziato le linee di lavoro che dovranno portare ad un ritratto di Battisti ampio e stimolante. Il Battisti deputato, il geografo, l'irredentista e, insieme, il Battisti con le sue doti umane e il suo impegno verso le classi meno abbienti. Dopo questo docufilm si passerà - ma qui i tempi sono meno certi - alla realizzazione di un secondo documento che questa volta toccherà i temi della costruzione del fronte della Prima guerra mondiale in Trentino. E qui il materiale, le testimonianze fisiche e documentali, appare davvero in abbondanza. L'assessore provinciale Panizza ha voluto sottolineare con decisione l'orientamento suo e della Provincia nel portare avanti senza titubanze un'azione di riflessione e informazione in vista del centenario della Grande Guerra che si ispiri a messaggi di pace e di collaborazione piuttosto che di divisione e lacerazione. «Spesso - dice - vengo equivocato e attaccato ingiustamente, ma il mio obiettivo è semplicemente quello di impedire rimozioni rispetto alle parti dolorosamente in causa. Ma questo non significa certo non avere a cuore la figura, l'opera e l'importanza di personaggi come Battisti. E spero che Pietracci non mi accusi di quello che non sono e di ciò che non penso». Il problema era nato da un intervento di Pietracci su nostro giornale, dove manifestava il suo imbarazzo di uomo del centrosinistra nel dover votare a Trento, per le elezioni nazionali, Panizza. Secondo quest'ultimo, non c’è motivo di divisione. Non per quello che riguarda la valutazione della storia, almeno. (c.r.)