Terzo colpo al Cafè de la Paix: stavolta hanno spaccato tutto
I gestori del locale di Passaggio Osele non avevano lasciato soldi in cassa, così, i ladri hanno sfogato la loro rabbia mandando in pezzi alcuni tavolini e rompendo i bicchieri. Rubate le carte di credito
TRENTO. Terza visita dei ladri in cinque giorni al Cafè de la Paix di passaggio Osele. Solo che questa volta i ladri ci sono andati giù davvero pesanti. Non hanno trovato soldi, dal momento che i titolari avevano portato via l’incasso dopo i colpi degli ultimi giorni. Ma invece di andarsene con le pive del sacco, hanno sfogato la loro rabbia e la loro frustrazione degna della banda Bassotti sui mobili e sui bicchieri del locale. Così hanno spaccato tutto quello che potevano spaccare. I tavolini sono andati in pezzi, i bicchieri in frantumi. Non solo, i ladri hanno anche preso di mira le bottiglie di vino della riserva del locale e ne hanno portate via un po’, cercando di prendere quelle di maggior pregio.
Sono entrati durante la scorsa notte forzando la porta in metallo e vetro del locale che si affaccia su una galleria interna tra piazza Mostra e via Suffragio. A notte fonda in quella zona non passa nessuno. Per questo i ladri sembrano essersi particolarmente affezionati al Cafè de la Paix.
Nei giorni scorsi sono entrati in azione sempre con la stessa tecnica. Hanno forzato il montante della porta in metallo probabilmente con un grosso cacciavite e poi sono entrati. Nei due colpi precedenti hano puntato dritto alla cassa. E si sono portati via i soldi che c’erano dentro. Qualche centinaio di euro per volta.
Dopo due colpi quasi consecutivi, però, una delle anime del locale, Francesca Quadrelli, ha pensato bene di non lasciare grosse cifre in contanti. Così la scorsa notte c’erano solo pochi spiccioli in cassa. Per questo motivo, i ladri hanno iniziato a rovistare e a cercare dappertutto. In un cassetto, hanno trovato un portafoglio con le c arte di credito di Francesca Quadrelli e lo hanno portato via. Per fortuna, però, non c’era il codice. La ragazza, comunque, ha provveduto subito a bloccare le carte di credito.
Però, i ladri non si sono accontentati del denaro virtuale. Così hanno iniziato a cercare altre cose da rubare. Non trovando molto, hanno iniziato a rompere tutto quello che trovavano. Una rabbia che, però, fa pensare ad altre ragioni. Il Café de la Paix da quando è nato è stato bersaglio di proteste di alcuni vicini, non molti a dire la verità, che si lamentavano per schiamazzi davanti al locale. I gestori hanno cercato di limitare al minimo possibile i rumori anche con una continua azione di convincimento dei clienti. Per questo da tempo non ci sono molte proteste.
Francesca Quadrelli ieri ha commentato in maniera amara l’ennesimo furto subito: «Siamo arrabbiati e anche scioccati. Non hanno trovato soldi e allora hanno spaccato tutto. A questo punto iniziamo a farci delle domande sul perché di tanto accanimento nei nostri confronti».