Tenta la rapina, messo in fuga dall’impiegata

Casco in testa, mascherina sulla bocca è entrato alle Poste di Cognola. Il sangue freddo della donna lo ha fatto desistere



TRENTO. Casco in testa, mascherina davanti alla bocca, guanti neri per coprire le mani e tuta da operaio. Si è presentato così poco dopo le 12 all’ufficio postale di Cognola, un aspirante rapinatore. Che ha subito ammesso di non essere in grado di parlare l’italiano (lo spagnolo sì, però) e così ha fatto scivolare verso l’impiegata un biglietto. Sul quale c’era scritto, fra le altre cose, «non voglio fare del male, consegnatemi i soldi». Un chiaro annuncio di quelle che erano le sue intenzioni.

Un tentativo di rapina «gentile» se non fosse per la pistola che l’altra impiegata dell’ufficio ha notato in una tasca dell’uomo, quello andato in scena ieri sulla collina della città. Con il quasi rapinatore che se n’è andato senza un euro. E senza, per fortuna, fare del male a nessuno.

Ad evitare che la situazione degenerasse, probabilmente il sangue freddo di Vanda Lucca, impiegata di Poste Italiane da 30 anni e da quattro al lavoro a Cognola. «È entrato questo signore - ha raccontato - in un momento in cui non c’erano clienti. Forse ha aspettato all’esterno per essere sicuro di entrare con l’ufficio vuoto. Ha detto di non parlare italiano ma spagnolo e poi mi ha fatto scivolare davanti un foglio». Il testo era abbastanza lungo, ma all’impiegata, per capire la situazione, sono bastate le prime righe. «C’era scritto che non voleva fare male a nessuno e di consegnargli i soldi, indicando un sacchetto come quello destinato a raccogliere le banconote». L’altra impiegata si allarma. Ha poi raccontato di essere quasi sicura di aver visto una pistola addosso all’uomo. È tanto agitata che non riesce neppure a comporre uno dei numeri di emergenza. L’altra, Vanda, prende in mano la situazione e con tono calmo spiega all’uomo travisato che ha davanti, che per prendere i soldi serve tempo, non c’è semplicemente un cassetto dal quale attingere. Una spiegazione logica che deve aver convinto l’aspirante rapinatore. Che aveva capito che le forze dell’ordine stavano arrivando e quindi ha deciso di fare marcia indietro e di lasciar perdere la rapina.

Pochi minuti dopo l’uscita dell’uomo in via alla Veduta sono arrivate le pattuglie dei carabinieri. Che hanno raccolto il racconto delle due donne e hanno iniziato a fare gli accertamenti necessari per cercare di individuare il quasi rapinatore. Con una serie di posti di controllo subito scattati lungo le strade attorno a Cognola. Al momento non è dato sapere se l’uomo sia fuggito con la macchina oppure se la sua fuga sia stata fatta attraverso i campi, a piedi.

Nonostante la paura e lo choc, ieri la sede delle Poste è rimasto regolarmente aperta fino alle 14 e ha raccolto la curiosità delle tante persone arrivate nell’ufficio per sapere cosa mai fosse successo in quel tranquillo angolo della città.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano