Teleriscaldamento, via agli scavi
Tione, il Comitato tecnico dà l’ok all’impianto a metano e cippato per l’energia agli edifici pubblici
TIONE. Scavi, scavi e ancora scavi. Non c’è pace per Tione, che anche quest’estate ha patito le pene dell’inferno per lavori, in pieno centro. Arrivati - com’è ormai prassi - fino a ridosso del Ferragosto. Prima lo sdoppiamento delle fognature, di cui il capoluogo giudicariese ha vestito la maglia nera a livello trentino. Poi le condutture del gas, che hanno di nuovo ribaltato Viale e trasversali.
Infine i marciapiedi, ristretti, per agevolare il traffico automobilistico. Dulcis in fundo, si fa per dire, ora arriva il teleriscaldamento. Gli ennesimi lavori di scavo, autorizzati alla locale Azienda Municipalizzata, per portare l’acqua calda in tutti gli edifici pubblici, compreso scuole e ospedale. Dieci chilometri di tubi dal diametro di 50 centimetri, cavi elettrici e ottici da interrare ad una profondità di 1,50 metri. Altri 5 chilometri di sterri lungo gli assi stradali. A beneficio della centrale di Pispont. Un impianto termoelettrico e cogenerazione che, dal 2010, promette di rendere indipendenti le utenze pubbliche della borgata. Il progetto, approvato in sede provinciale e comunale nel 2012 (costo 6,5 milioni di euro), ha recentemente ottenuto il nulla osta del Via per l’impatto ambientale e, durante l’ultima giunta comunale, anche l’avvallo delle opere necessarie ai collegamenti con gli edifici da riscaldare.
Un nuovo appalto che, per l’ennesima volta, metterà a soqquadro le vie del centro. Un’opera, per cui - nonostante il capitolato di appalto prometta “scavi e reinterri eseguiti entro i termini strettamente indispensabili”- preoccupa, per un nuovo stravolgimento della sede stradale ed i possibili disagi alle attività del centro. Per cui ci si chiede se non fosse stato utile posticipare i lavori, ormai ultimati, di marciapiedi e piazzette lastricate a porfido. Per la centrale di Pispont (produzione termica 7 milioni di kWh tecnici, potenza utile di 4.090 kW per le due caldaie a metano, e di 3.500 kW per il generatore di calore a biomassa, alimentato da 2.200 tonnellate di ramaglie e residui della lavorazione del legno della zona: filiera corta per essere competitivi e non inquinanti), i tempi sono maturi. Ed ora, dopo l’ultimo ok dell’amministrazione comunale, e l’assenso dell’altro ieri del Comitato tecnico Provinciale, non c’è che da partire con appalto e relativa posa delle tubature. Che interesseranno: via Circonvallazione, via Legione Trentina, Via Perli, via Roma e via Chiesa, nonché la nuova rotonda “Despar” (appena ultimata), per servire l’ospedale. «Un tracciato a pettine – spiega il direttore dell’Asm di Tione Mario Eccli – scelto per creare il meno disagi possibili al Corso principale». «L’ultimo sforzo da sopportare per Tione», secondo l’assessore ai lavori pubblici Francesco Salvaterra. Nelle modifiche apportate al progetto, in un primo tempo alimentato solo a metano e poi oggetto di una variante per l’utilizzo anche di bruciatori a cippato, si è cercato di razionalizzare il tracciato. Le modifiche prevedono lo stralcio del tratto in via Durone, spostato su via Legione Trentina. Viene stralciato anche il passaggio previsto originariamente su piazza Boni. Mentre è necessario lo spostamento della fognatura comunale in località Pispont. Secondo le previsioni dell’Asm, la centrale a biomassa dovrebbe entrare in funzione entro l’ottobrel 2015. Il primo allacciamento sarà l’Istituto Comprensivo.
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