«Tagliare i rimborsi e i benefit dei consiglieri»
Il segretario del Patt Rossi propone di limare il trattamento economico
TRENTO. Anche il Patt studia un pacchetto di tagli dei costi della politica. Ieri la giunta del partito ha deciso di dare mandato a Michele Dalla Piccola e Mauro Ottobre di elaborare alcune proposte per tagliare soprattutto i rimborsi e le parti accessorie dell'indennità. Il segretario del Patt Ugo Rossi spiega che, senza scendere nella demagogia, c'è comunque ancora da fare nella direzione di una riduzione della spesa.
Rossi perché avete deciso proporre il taglio dei costi della politica?
I costi della politica non sono costituiti solo dagli stipendi dei consiglieri, ma ci sono tutta una serie di elementi accessori che possono e devono essere razionalizzati.
A cosa pensa?
Penso ai rimborsi spesa e agli altri elementi che costituiscono la parte accessoria dell'indennità. Penso che ci siano molte cose che possono essere tagliate tranquillamente, tanto più che la gente non le capisce più.
Faccia un esempio delle cose che la gente non capisce.
Ad esempio, il tesserino che permette ai consiglieri di viaggiare gratis sull'A22 io non l'ho neanche mai ritirato. Non mi sembra una cosa giusta e noi riteniamo che possa essere eliminato senza alcun rimpianto. Ma ci sono tutta anche molti fondi e finanziamenti che possono essere tagliati. Penso, ad esempio, ai fondi degli uffici di presidenza di cui nessuno parla.
Secondo lei, perché è venuto il momento di tagliare?
In questo momento difficile per l'economia del paese, mi sembra che un gesto di responsabilità non sia più rinviabile. Tagliare i benefit dei consiglieri mi pare un gesto di responsabilità nei confronti anche della nostra comunità.
Quindi avete deciso di intervenire.
Si assiste ad uno scollamento e ad una sfiducia tra il mondo politico e la realtà delle persone e delle famiglie sempre più colpite da un progressivo impoverimento della propria capacità di acquisto. Per questo faremo una proposta a tutta la maggioranza al fine di trovare la massima condivisione di azione rispetto ad un tema che non può e non deve essere utilizzato a scopi demagogici ed elettoralistici e che deve essere quindi responsabilità di tutte le forze politiche».
Però avete deciso di tagliare soprattutto i rimborsi. Non ritiene che sia il caso di tagliare anche le indennità vere e proprie?
Da quel punto di vista, noi abbiamo già tagliato due volte le indennità. Non solo, abbiamo anche eliminato l'adeguamento automatico collegato al trattamento dei parlamentari ed è rimasto solo quello in base all'Istat. Penso che, se si confrontano con quelle degli altri consigli regionali, le indennità del Trentino sono tra le più basse. Per questo motivo, penso che non si debba essere demagogici. Tagliamo dove si può. Ritengo che ci siano alcune cose, soprattutto nei rimborsi e negli altri benefici che si possono tagliare, anche se nessuno del Patt, ad esempio, ha mai viaggiato a spese del Consiglio.