Svuotato il conto di un invalido: denunciata una coppia rivana

L’accusa: prelevati in due anni 162.00 euro. L’uomo costretto a vivere in pochi metri quadri. Contestata la circonvenzione d’incapace e i maltrattamenti: «Pugni e calci per avere i soldi»



RIVA. Costretto a vivere con altre due persone in 30 metri quadrati, in condizioni igienico sanitarie al limite e soprattutto in uno stato di sottomissione psicologica. E' pesantissimo il quadro accusatorio a carico di due rivani (una donna di poco più di cinquant'anni e il compagno, di qualche anno più giovane e originario del Sud Italia), denunciati a piede libero per circonvenzione di incapace aggravata, maltrattamenti in famiglia e violenza privata. Nei confronti dei due è stata anche emessa una misura cautelare: non possono avvicinarsi al luogo di residenza della presunta vittima e ai luoghi da lui frequentati.

La vittima sarebbe un anziano di poco meno di 70 anni, originario del Primiero ma da qualche anno residente a Riva proprio con la coppia. Secondo l'accusa, sostenuta dal pm roveretano Davico, in questi anni la coppia avrebbe sottratto dal conto personale dell'anziano qualcosa come 162.000 euro. Soldi con i quali i due, disoccupati e con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, si sarebbero mantenuti in questi anni senza lavorare.

Secondo l'accusa – per tre mesi hanno indagato i carabinieri della stazione di Riva - tutto sarebbe cominciato nel 2008. All'epoca l'anziano, gravato da una situazione di invalidità, era ricoverato nella casa di riposo di Primiero. Proprio a causa della sua condizione di salute, in quell'anno aveva deciso di acquistare un immobile a Riva e trasferirsi sul Garda, per godere di un clima più mite. Sarebbe stato in questa occasione che i due rivani avrebbero “agganciato” l'uomo. Sulla base di quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, la donna avrebbe fatto intendere alla vittima un interessamento sentimentale, tanto da convincerlo infine a trasferirsi a Riva, dove ha acquistato due immobili: un appartamento tra Riva e Arco e un locale commerciale di 30 metri in pieno centro a Riva.

Una volta lasciato il Primiero per Riva, per l'anziano sarebbe cominciata una vita da incubo, fatta – secondo gli inquirenti – di insistenti richieste di denaro e di continui maltrattamenti, sfociati in violenze fisiche vere e proprie, con calci e pugni, per i quali è indagata solo la donna (in un'occasione l'anziano si è recato anche al pronto soccorso di Arco per farsi refertare le ferite). Di fatto il conto sarebbe stato nelle mani dei due denunciati, che lo avrebbero in due anni svuotato con il bancomat e con assegni firmati dall'anziano, per un totale di 162.000 euro. I carabinieri stanno anche svolgendo accertamenti sulla compravendita di un appartamento intestato all'anziano: non è ancora chiaro dove sia finito il denaro.

Una svolta è arrivata qualche mese fa, quando è stato notificato lo sfratto esecutivo per morosità alla coppia rivana, che viveva con l'anziano in una casa in affitto. E' stato in quell'occasione che è partita una segnalazione dai servizi sociali, insospettiti dalla presenza dell'anziano nella casa della coppia. A quel punto sono iniziati gli accertamenti dei carabinieri, che hanno cominciato a verificare i rapporti fra i tre e i movimenti di denaro sui conti correnti dell'uomo originario del Primiero.

Rimasta senza casa, la coppia avrebbe quindi costretto il pensionato– questa l'accusa – a trasferirsi con loro due nel locale commerciale, appena 30 metri quadrati, senza luce elettrica. Qui il quadro della situazione sarebbe ulteriormente peggiorato, con minacce di morte rivolte all'anziano se non avesse assecondato le richieste di denaro; punizioni che consistevano nel far dormire l'invalido su un divano e facendolo continuamente camminare in casa. Le poche volte che l'uomo ha tentato di ribellarsi, sarebbe stato colpito con calci e pugni. Una situazione, dunque, agghiacciante.

Tutto questo fino all'arrivo, qualche giorno fa, dei carabinieri, che hanno perquisito il locale in centro a Riva e hanno poi affidato l'anziano ad una struttura di accoglienza.

La coppia rivana è stata denunciata a piede libero. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri per capire se altri anziani hanno subito un analogo, terribile trattamento.©RIPRODUZIONE RISERVATA













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