Prevenzione

Sui mezzi di Trentino Trasporti al via una campagna di informazione sulle truffe informatiche

Il materiale informativo, presente sui mezzi pubblici, contiene una serie di punti da rispettare per prevenire i reati, sempre più diffusi 



TRENTO. Per sensibilizzare la cittadinanza sui rischi derivanti dai reati commessi attraverso le tecnologie informatiche e con l’obiettivo di prevenirne i danni, il Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha deciso di promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione a cui, a livello locale, collaborano anche la Provincia autonoma di Trento e Trentino Trasporti.

Sui mezzi del trasporto pubblico si può vedere materiale informativo come volantini e video (questi ultimi nelle stazioni e sui treni della Ferrovia Trento Malè). L’invito inoltre è quello di seguire i consigli della Polizia Postale, consultando il sito ufficiale e, in caso di necessità, comporre il Numero Unico di Emergenza 112.
 

Ecco alcuni dei consigli da seguire diffusi attraverso la campagna informativa: banche, Poste Italiane e Polizia Postale non ci contatteranno mai per chiederci informazioni riservate; bisogna quindi diffidare di chi chiede i nostri codici personali: possono essere truffatori, anche se appaiono numerazioni o indirizzi ufficiali; dobbiamo proteggere la privacy dei nostri account, usando profili privati e attivando l’autenticazione a due fattori; non vanno fornite informazioni personali, sono preziose e possono essere utilizzate dai truffatori.

E ancora: è meglio diffidare delle proposte di investimenti online che prevedono immediati e incredibili guadagni: bisogna sempre verificare che chi ci propone un investimento sia autorizzato a farlo; si deve infine diffidare anche delle pubblicità di trading online che utilizzano loghi di istituzioni, aziende o immagini di personaggi famosi: possono servire a rendere credibile il raggiro.
 

I dati in possesso della Polizia confermano una crescente diffusione delle cosiddette condotte predatorie, truffe informatiche realizzate attraverso estese e ricorrenti campagne di “phishing” consumate in danno di persone fisiche, PMI e grandi società.
 

Con l’inganno, in una comunicazione digitale, si convince qualcuno a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, spacciandosi per un soggetto o ente affidabile.
 

Queste attività vengono realizzate dunque tramite messaggi di varia tipologia che all’apparenza provengono da pubbliche amministrazioni, forze di polizia, istituti di credito ed altri enti. In realtà, a inviarle sono spesso vere e proprie organizzazioni criminali, anche internazionali. Lo fanno per utilizzare i dati personali e sensibili che gli vengono comunicati al fine di estorcere denaro o per derubare le vittime.
 

Grazie alla tecnologia atti simili possono essere realizzate su larga scala e in serie, assicurano ingenti guadagni e sono dunque di crescente interesse per la criminalità. Sono infatti sempre più numerose e diverse le tipologie di attacchi informatici in grado di compromettere anche la sicurezza delle transazioni commerciali a danno di aziende, clienti e fornitori.
 

La Polizia Postale consiglia inoltre di: utilizzare i firewall (che permettono di vigilare sullo scambio di dati), utilizzare un antivirus e aggiornarlo regolarmente, non eseguire programmi e non aprire gli allegati ai messaggi di posta elettronica se non dopo averli esaminati con un antivirus, effettuare copie di backup, non fornire nelle chat i propri dati personali, scegliere una password sicura e non comunicarla a nessuno, utilizzare, per le comunicazioni riservate, software di cifratura.













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