Strigno, consiglio spaccato sulla Tares

L’opposizione vota contro e rischia di far saltare il bilancio. Critici sulle tariffe poco eque anche consiglieri di maggioranza


di Marika Caumo


STRIGNO. La Tares ha rischiato di far saltare il bilancio l'altra sera in Consiglio. Un’ora e mezza di discussione non è bastata all'aula che si è spaccata al momento del voto, ma ha poi proseguito con l'approvazione del bilancio da 5.2 milioni di euro, in cui spicca la nuova caserma dei Vigili del Fuoco.

La seduta è cominciata con l'approvazione del nuovo regolamento per l’applicazione della tariffa sui rifiuti con la minoranza che ha subito mostrato la propria contrarietà alla tabella della Comunità di valle sui coefficienti potenziali di produzione delle varie attività economiche. «Non è possibile che l'aliquota sia di 7,17 per fiorerie, pescherie ed ortofrutta e meno dell'1 per le banche. Va rivista, riproporzionando i coefficienti, rendendoli più equi», ha sbottato Franco Bertagnoni, appoggiato dal gruppo. Si decide di demandare al sindaco Claudio Tomaselli il compito di portare la questione all'attenzione del Collegio dei Sindaci ma il consigliere di maggioranza Carlo Zanghellini chiede di votare contro il regolamento (che sta passando per tutti i 21 consigli comunali, ndr), per protesta. A questo punto tocca all'assessore Attilio Pedenzini ricordare il problema prettamente tecnico che ne conseguirebbe: il blocco del bilancio 2013. «Se la Tares non viene approvata, non potremmo trattarlo in questa seduta e bisognerebbe attendere che il collegio dei sindaci si riunisca, modifichi il regolamento e questo venga ratificato dall'assemblea della Comunità. In tal modo andremmo oltre fine marzo, termine ultimo per portare in Consiglio il bilancio». Si va al voto: 7 sì, 5 no (minoranza e Zanghellini) e 2 astenuti (Jlenia Bortondello e Dino Paterno). Con 7 a 7 e il capogruppo Silvano Tomaselli che minaccia di dimettersi dal suo ruolo («Ne abbiamo discusso con la maggioranza ed ora non capisco queste posizioni», spiega), a tirar fuori dalle peste il Consiglio ci pensa la segretaria applicando la normativa, che prevede che i voti di astensione vengano conteggiati nel numero legale ma non dei votanti. Quindi con 7 sì su 12 votanti, si va avanti all'approvazione del regolamento del tributo comunale sui servizi, con la tariffa maggiorata fissata a 0.30 cent per mq catastale della superficie della casa, oltre ad alcune agevolazioni. Anche qui il risultato da 7 sì, 6 no (minoranza, Bortondello e Zanghellini) ed 1 astenuto (Davide Paternolli), ma per l'interpretazione normativa di prima si va avanti e si arriva alla discussione del bilancio di previsione, che pareggia a 5.229.668,27 euro. Di queste 2.197.955 sono spese di investimento (-13% rispetto al 2012), in cui spiccano gli 862.574 euro per la realizzazione della nuova caserma dei pompieri (costo totale di 1.8 milioni, ma solo 346mila a carico del Comune) ed i 743.545 (finanziati al 95% dalla Pat) per l'acquisto dell'area Degol, in cui sorgerà la struttura. A breve ci sarà la gara d'appalto per la progettazione definitiva. Ci sono poi 172.347 euro per la costruzione della centralina in località Ghisi (22mila euro a carico del Comune, il rimanente suddiviso tra gli altri Comuni del Consorzio di Rava) ed altri lavori minori.













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