Storie e storia sulla Centrale del Ponale

ROVERETO. Il titolo è suggestivo «Le acque dei Paesi conquistati. L’impianto idroelettrico del Ponale a Riva del Garda. 1920-1932»: la ricostruzione storica degli eventi che segnarono in epoca...



ROVERETO. Il titolo è suggestivo «Le acque dei Paesi conquistati. L’impianto idroelettrico del Ponale a Riva del Garda. 1920-1932»: la ricostruzione storica degli eventi che segnarono in epoca fascista la sconfitta del sogno autonomistico delle città di Rovereto e Riva del Garda per la gestione dell’impianto idroelettrico del Ponale, realizzato nel momento di ripresa tra le due guerre. Era stato finanziato dall’Ente Adige Garda e progettato da tecnici trentini (Model, Tomazzolli, Maroni)e le due municipalità lo immaginavano come strumento per la ripresa economica e la modernizzazione del Basso Trentino. Il confronto vide invece vincitrici le grandi società idroelettriche private (Edison e Sade), cui il governo fascista offrì la copertura per accaparrarsi «le acque dei paesi conquistati».

La vicenda viene ricostruita in tutte le proprie articolazioni questo pomeriggio, a partire dalle 17, all’incontro organizzato da Accademia degli Agiati e Museo della Guerra in sala Caritro. Intervengono il docente di storia economica a Trento Andrea Bonoldi, il docente di Impianti elettrici a Padova Lorenzo fellin, il coordinatore del Laboratorio di Storia di Rovereto Diego Leoni e la docente di Storia dell’architettura a Milano Ornella Selvafolta.













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