Stocker, in auto blu per l’ideologo del Bas

Scoppia il caso politico sulla presenza dell’assessore altoatesino Martha Stocker (Svp) lunedì a Vienna al funerale di Fritz Molden, già ideologo del Bas, l’organizzazione dei bombaroli sudtirolesi



BOLZANO. Scoppia il caso politico sulla presenza dell’assessore Martha Stocker (Svp) lunedì a Vienna al funerale di Fritz Molden, già ideologo del Bas (l’organizzazione dei bombaroli sudtirolesi), oltre che importante editore e diplomatico austriaco, con un’auto di servizio della giunta regionale. A sollevare il caso non è però un esponente della destra italiana, ma Eva Klotz (Stf), che pure ha partecipato alla cerimonia insieme al battaglione degli Schützen della Val Passiria. E di certo Klotz non contesta la presenza di Stocker, assessore provinciale e regionale, all’ultimo saluto a Molden: «Molden meritava i massimi onori, come gli sono stati attribuiti dagli esponenti del governo austriaco e dai nostri Schützen». Eva Klotz solleva il caso dell’incarico ricevuto da Martha Stocker e della correttezza di avere usato un’auto di servizio. «Martha Stocker è andata a Vienna in rappresentanza della Svp, di cui è vice Obfrau. Questo dice un comunicato stampa della Svp. Non abbiamo trovato alcuna nota della Provincia o della Regione, che annunciasse la missione istituzionale a Vienna». A supporto della sua segnalazione (riportata dalla Tageszeitung) Eva Klotz mostra un comunicato stampa della Svp, che effettivamente annuncia la presenza a Vienna di Martha Stocker «in rappresentanza della Svp». Non è accettabile, accusa Eva Klotz, «mescolare partito e incarichi istituzionali».

Martha Stocker offre una versione diversa: «Era un incarico istituzionale. È stato il presidente Kompatscher a chiedermi di andare a Vienna». Da assessore non ritiene inopportuno partecipare ai funerali di un protagonista della stagione del terrorismo? «No, Molden si batteva per la giustizia, non può essere considerato un bombarolo. È stato un interlocutore importante all’Onu sulla vertenza sudtirolese e il suo apporto fu decisivo per la soluzione del conflitto».













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