Spacciava ai giardini: ventenne arrestato
Ai "Perlasca" fermato dai carabinieri un richiedente asilo ghanese. Aveva nascosto altre 14 dosi di marijuana tra i cespugli
ROVERETO. I giardini Perlasca sono diventati (come gli altri parchi cittadini e in particolare quello davanti alla stazione dei treni) uno dei punti dello spaccio di sostanze stupefacenti. Giovani consumatori, spesso minorenni, che lì possono trovare sì i pusher ma anche le forze dell’ordine. E così è capitato l’altro giorno quando i carabinieri del nucleo radiomobile, supportati da altre pattuglie, hanno sorpreso un giovane ventenne ghanese, J. T., richiedente asilo ed ospite del campo di accoglienza di Marco, mentre cedeva una dose di marijuana ad un quindicenne residente in Vallagarina. Un paio di grammi di sostanza stupefacente passata di mano che ha fatto scattare l’arresto del giovane subsahariano e la probabile segnalazione del ragazzo alla procura della Repubblica presso il tribunale dei minori.
Ma l’azione dei carabinieri non si è fermata qui perché da un controllo nel parco tra i cespugli sono spuntate altre 14 dosi di marijuana, per un peso complessivo di oltre venti grammi, che il giovane immigrato aveva occultato in attesa di altri acquirenti. La convinzione che la droga era nella disponibilità del ghanese arriva dal fatto che i carabinieri controllavano le sue mosse da tempo: lo avevano visto nascondere la bottiglietta di plastica dalla quale poi aveva preso la dose da consegnare al quindicenne.
Il comando compagnia carabinieri di Rovereto da tempo ha disposto una serie di controlli e un servizio coordinato sul territorio con l’impiego di diverse pattuglie con l’obiettivo di monitorare i movimenti soprattutto dei giovani all’interno dei parchi pubblici. Una attenzione particolare proprio perché si tratta di aree frequentate da mamme con bambini o persone anziane che da qualche tempo a questa parte spesso evitano di frequentare i parchi proprio per la presenza di spacciatori o consumatori di sostanze stupefacenti o persone ubriache moleste. L’intervento dei carabinieri ai giardini Perlasca è avvenuto nella tarda mattinata di venerdì in concomitanza con la chiusura delle scuole (lì vicino infatti c’è l’istituto Fontana) anche in seguito alla segnalazione di alcuni residenti che avevano notato movimenti sospetti. E i sospetti sono diventati certezza nel momento in cui i carabinieri hanno arrestato il giovane africano.
In carcere l’altra notte è finito un campano di 49 anni, N. F., senza fissa dimora: l’arresto è avvenuto in centro città dove i carabinieri sono stati chiamati per una lite. Al loro arrivo i militari della stazione di Calliano hanno trovato l’uomo, in compagnia del fratello e di un amico, ubriaco (come gli altri due) a terra e con una piccola ferita da taglio. Una volta identificato si è scoperto che su di lui gravava un ordine di carcerazione per un cumulo di pene riguardanti diversi reati. E così è finito in carcere a Spini di Gardolo. (g.r.)
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